Domenica di proteste in Tunisia contro il presidente Kais Saied: migliaia di persone in piazza per chiedere il ritorno della democrazia. L’appello del “Fronte di salvezza nazionale” e del collettivo “Cittadini contro il colpo di Stato” ha richiamato tantissimi cittadini contrari alle nuove misure: il capo dello Stato ha allargato il suo potere governando per decreto e “licenziato” il primo ministro Hichem Mechichi, mentre lo scorso 30 marzo ha sciolto il Parlamento, dopo averlo già sospeso nel luglio del 2021. Infine, a fine febbraio ha sciolto il Consiglio superiore della magistratura, concentrando su di sè i tre poteri.



La principale manifestazione registratata ieri in Tunisia è avvenuta alla centrale Avenue Bourguiba di Tunisi. Centinaia di cittadini con i cartelli “vinceremo”, “siamo uniti, non divisi” e “il popolo vuole quello che tu non vuoi” hanno mandato un messaggio forte e chiaro al presidente Saied: “Vogliamo il rispetto della Costituzione e il ritorno della democrazia”.



Tunisia, proteste di piazza contro presidente Saied

Quella di ieri, domenica 15 maggio 2022, è stata la più grande manifestazione contro Saied registrata in Tunisia da molto tempo a questa parte. Sette giorni fa, invece, è andata in scena una manifestazione a sostegno del presidente, molto meno partecipata. “È diventato chiaro che il popolo sostiene un ritorno al percorso democratico”, l’analisi di Samira Chaouachi, tra le principali avversarie del Capo dello Stato.

Come riporta Reuters, Saied ha respinto al mittente le accuse di golpe, confermando la bontà del suo intervento “per salvare la Tunisia da anni di paralisi politica e stagnazione economica”, mettendo nel mirino “l’elite corrotta ed egoista che aveva preso il controllo del governo”. Ricordiamo che il Paese sta attraversando una durissima crisi economica e finanziaria, è in corso la trattativa con il Fondo monetario internazionale per un pacchetto di salvataggio.