Un incendio si è verificato la scorsa notte in provincia di Ragusa, un rogo che ha causato il ferimento di quattro persone, fra cui due bambini. L’episodio è riportato dall’agenzia di stampa italiana Ansa attraverso il proprio sito web, che segnala come si sia trattato di un gesto assolutamente volontario. Secondo chi indaga, la casa data alle fiamme in quel di Vittoria, sarebbe stata incendiata da un uomo originario della Tunisia, che avrebbe ferito i suoi famigliari. L’uomo che avrebbe dato alle fiamme l’abitazione si trovava in casa della sorella come ospite ma fra i due sarebbe scoppiata una lite e a quel punto il nordafricano sarebbe uscito dall’abitazione e avrebbe dato alle fiamme la stessa, nel tentativo quindi di uccidere la donna, il marito, così come i due bambini.



Sembra che ad avere la peggio siano stati purtroppo i due piccoli che avrebbero riportato delle ustioni gravissime. Il rogo sarebbe stato appiccato attraverso una serie di copertoni che sono stati messi dinanzi alla casa della famiglia, dopo di che l’uomo avrebbe dato alle fiamme le gomme attraverso uno straccio che era stato precedentemente imbevuto con del liquido infiammabile. Una volta compiuto questo folle gesto è scappato e al momento è ancora in fuga, ricercato dalla polizia.



TUNISINO INCENDIO UNA CASA A RAGUSA: GRAVISSIMI DUE BIMBI: COSA È SUCCESSO

L’incendio, secondo quanto emerso sarebbe avvenuto nella notte passata, alle ore 2:30 fra mercoledì 12 e giovedì 13 giugno 2024, in piazza dell’Unità, non troppo distante dalla chiesetta della Trinità che come ricorda l’Ansa dà il nome al quartiere omonimo della cittadina di Vittoria.

Sul posto i vigili del fuoco che nel giro di pochi minuti hanno risposto alla chiamata dopo di che hanno spento le fiamme ma l’immobile è andato completamente distrutto. Nel frattempo si sono recati sul posto anche gli uomini del 118 che hanno preso in carico i quattro feriti, trasportati presso gli ospedali di Ragusa e Vittoria, anche se è probabile che a breve potrebbero essere trasferiti presso l’ospedale Canizzaro di Catania alla luce delle loro condizioni molto gravi.