Il caso sulla morte del rapper Tupac Shakur sembra essere prossimo alla chiusura, dopo 27 anni dalla sparatoria che avvenne sulla strip di Las Vegas. Era, infatti, il 1996 quando il rapper venne raggiunto nella sua macchina dopo una serata in un casinò, culminata con una rissa, da una Cadilac bianca che esplose diversi proiettili uccidendo lui e Marion ‘Suge’ Knight, fondatrice della Death Row Records, cambiando per esempre la scena hip-hop mondiale.



Tupac Shakur, infatti, era noto anche per essere al centro della rivalità con il “collega” Biggie Smalls, meglio conosciuto come Notorious BIG, che caratterizzò la guerra armata tra East Coast e West Coast di quegli anni. Per lungo tempo si è cercato di capire chi potesse aver sparato contro il rapper, mentre alcune settimane fa le autorità di Las Vegas avevano riaperto il caso, conducendo un perquisizione all’interno di una casa privata. Ora, invece, è stato aggiunto un nuovo tassello alla ricerca della verità sulla morte di Tupac Shakur, con l’arresto del noto gangster Duane ‘Keffe D’ Davis, che nel 2018 aveva anche confessato, in un libro di memorie, di essere personalmente a bordo di quella Cadilac bianca, ma sostenendo anche di non essere stato l’autore materiale della sparatoria.



Duane ‘Keffe D’ Davis e la morte di Tupac Shakur

Insomma, ben presto il cold case della morte di Tupac Shakur potrebbe essere chiuso, ma per ora le autorità non hanno ancora reso note le accuse che verranno mosse a suo carico. Il 17 luglio, invece, si è scoperto come la perquisizione voluta dalle autorità sia stata fatta nella casa della moglie del gangster, dalla quale sono stati prelevati diversi pc, un cellulare, un hard disk, alcuni proiettili calibro 40, più alcune fotografie, una copia del libro di memorie del gangster e una rivista che parlava di Shakur.

Greg Kading, un detective in pensione che ha indagato per anni sulla morte di Tupac Shakur, ha commentato ad ApNews la notizia dell’arresto di Duane ‘Keffe D’ Davis, sottolineando che “era atteso da tempo. La gente desiderava da tempo che fosse arrestato”. Ha spiegato anche che “era al centro della cospirazione, aveva acquistato la pistola, l’aveva data a chi doveva sparare ed era presente nel veicolo”. Tuttavia, Duane ‘Keffe D’ Davis non sarebbe l’unico coinvolto nell’omicidio di Tupac Shakur, perché è noto da tempo che a bordo della Cadilac ci fossero quattro persone, che si suppone essere state Orlando ‘Baby Lane’ Anderson (nipote di Keffe D, accusato da quest’ultimo di aver sparato e morto due anni dopo Shakur in un’altra sparatoria), Terrence ‘Bubble Up’ Brown (morto ne 2015) e DeAndre ‘Freaky’ Smith (morto nel 2019).