RISULTATI BALLOTTAGGIO ELEZIONI TURCHIA: ERDOGAN PER LA PRIMA VOLTA IN BILICO
La Turchia andrà al ballottaggio per la prima volta negli ultimi 20 anni: il sistema di potere legato al Presidente Recep Tayyip Erdogan ha retto l’urto delle polemiche ma non è riuscito ad ottenere la vittoria nelle Elezioni Presidenziali Turchia 2023, mentre ha mantenuto la maggioranza in Parlamento vincendo le Elezioni Parlamentari. Il 28 maggio si terrà dunque il ballottaggio, come annunciato ieri dal Consiglio Elettorale di Ankara che ha ufficializzato i risultati clamorosi del primo turno.
Erdogan ha ottenuto il 49,51% dei voti mentre il principale sfidante dell’opposizione – kemalista in quota Centrosinistra – Kemal Kilicdaroglu ha conseguito il 44,89% delle preferenze: al terzo posto il nazionalista Sinan Ogan al 5,17% mentre quarto il candidato in realtà ritiratosi a pochi giorni dal voto, Muharrem Ince (0,44%). Dopo una convulsa fase di spoglio durata l’intera notte tra il 14 e il 15 maggio, i risultati che prima avevano dato larga vittoria al Presidente dell’AKP (Partito della Giustizia e dello Sviluppo) poi si sono assottigliati fino al ballottaggio finale. Kilicdaroglu ha conquistato le aree urbane trionfando a Istanbul, Ankara e Antalya (rispettivamente con il 48 e 47% dei consensi) mentre Erdogan ha mantenuto maggioranza a Bursa (51%) oltre che nelle nelle campagne e nei suoi storici “feudi” centrali. Diverso invece il discorso in Parlamento, dove l’Alleanza popolare con l’AKP – che comprende il Partito del movimento nazionalista (Mhp) – si è assicurata la maggioranza dei seggi in parlamento con il 35% dei voti: 266 gli eletti in quota Erdogan, salgono poi a 320 sui 600 totali insieme ai vari alleati.
APPELLO DI ERDOGAN E IL RUOLO DI OGAN: TUTTO SUL BALLOTTAGGIO IN TURCHIA
«Con il permesso di Allah, il 28 maggio annunceremo il secolo della Turchia», ha detto stamane il il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sui suoi social media facendo riferimento alla data in cui si terrà il secondo turno delle Elezioni Politiche Turchia 2023. Dopo gli attacchi a Kilicdaroglu negli scorsi giorni, addirittura definito “terrorista”, Erdogan punta dritto a conquistare anche il ballottaggio dove arriva con il favore del pronostico (oltre che con la maggioranza di media e cultura turca a favore): «La Turchia si aspetta da noi servizi e iniziative, la nostra nazione si aspetta da noi il conseguimento dei suoi obiettivi Abbiamo lottato duramente senza provocazioni, ignorando le pressioni, senza essere intimiditi, e non abbiamo ceduto di fronte alle difficoltà».
Di contro, il leader dell’opposizione con il partito laico di centrosinistra CHP Kilicdaroglu ha sottolineato come «non bisogna bloccate la volontà della nazione. Il Paese non ha più pazienza per l’instabilità. Non potete gestire la situazione con la manipolazione, non abbiate paura della volontà della gente». Sui social Erdogan ha poi attaccato l’Occidente e in particolare gli Stati Uniti, in teoria alleati nella NATO alla Turchia: «La nostra nazione ha rivendicato il suo libero arbitrio, nonostante l’ingereza politica dell’opposizione, della Pennsylvania (dove è nato il presidente Usa Joe Biden e dove vive in esilio lo storico nemico di Erdogan, Fetullah Gulen, ndr), i social media e le copertine delle riviste straniere». Replica secca dal portavoce del Dipartimento di Stato Vedant Patel: «ingerenza? Completamente falsa. Gli Stati Uniti non sostengono alcun partito nelle elezioni e i nostri interessi sono e continueranno e essere i processi democratici». L’attesa è già in tensione con un ballottaggio che si preannuncia a suo modo storico per la messa in discussione del potere di Erdogan dopo quasi 20 anni (tra Presidente, Premier e sindaco di Istanbul): occhi puntati su Ogan, l’outsider che ha già polemizzato con Erdogan e con Kilicdaroglu prima del voto: farà sapere «molto presto a chi dei due candidati darò il mio appoggio», ha commentato ieri il politico della destra nazionalista “indipendente”.