Questa sera a Roma, Italia e Turchia apriranno il Campionato Europeo 2021 davanti a 16 mila spettatori che animeranno le tribune dello Stadio Olimpico. Degli uomini di Mancini si è scritto e detto di tutto, molto meno degli avversari, che arrivano al match sfavoriti, ma che potrebbero rivelarsi molto scomodi. La nazionale guidata dal tecnico Senol Gunes, che aveva portato la Turchia allo storico terzo posto del Mondiale 2002, punta ancora a sorprendere, partendo da terza forza del girone dietro a Italia e Svizzera.



Imperniata sul talento del centrocampista del Milan Hakan Calhanoglu, è una squadra molto giovane e camaleontica, che si difende bene, puntando sulla forza fisica dei due difensori centrali Merih Demiral, protagonista di una grigia annata con la Juventus, e Caglar Soyuncu, autore di un’ottima stagione al Leicester, e sulla solidità del suo centrocampo con Okay Yokuslu a dirigere le operazioni, insieme a Yuzuf Yazici, protagonista assoluto nel Lille campione di Francia, che i tifosi del Milan ricordano bene per la tripletta segnata a San Siro nella gara di Europa League, prima sconfitta stagionale per gli uomini di Pioli.



Gunes: “Non saremo vittime sacrificali”

Le parole di ieri, nella conferenza stampa della vigilia, del commissario tecnico Gunes sono molto chiare: “L’Italia è una squadra molto forte, tra le favorite dell’Europeo, ma noi conosciamo i suoi punti deboli. Non siamo la favorita del girone, vogliamo creare scompiglio e portare la nostra freschezza e il nostro talento più avanti possibili. Sogno? Che quella tra Italia e Turchia sia la prima partita dell’Europeo, ma anche l’ultima, a Wembley”. Non nasconde le sue ambizioni, quindi, la nazionale della Mezza Luna, anche se sarà molto complicato raggiungerle.



Una mano potrà darla, oltre a Calhanoglu, anche l’uomo di maggior esperienza, quel Burak Ylmaz che spesso è stato vicino al nostro campionato, ma che quest’anno si è tolto la soddisfazione di vincere il campionato francese, con il Lille, da underdog. E chissà che questo ruolo non possa ricoprirlo anche la Turchia, magari iniziando a imbrigliare gli azzurri nella partita di stasera, per poi giocarsi tutto con le più abbordabili Svizzera e Galles.