Imamoglu ha vinto, ancora, alle Elezioni Comunali di Istanbul: quando ormai le schede scrutinate sono quasi esaurite, la vittoria è sempre più schiacciante e da poco è arrivata anche la sconfitta riconosciuta dallo sfidante e uomo forte di Erdogan nella metropoli turca, Yildirim. «Ha vinto la democrazia. Hanno vinto i 16 milioni di abitanti di Istanbul. Abbiamo chiuso una vecchia pagina e ne abbiamo aperto una nuova. Lavorerò senza escludere nessuno. L’ora della democrazia si era purtroppo interrotta il 31 marzo, ma adesso è ripartita», ha esultato dopo i primi risultati ufficiali il nuovo sindaco di Istanbul Imamoglu. «Coordinare l’amministrazione locale con quella centrale è molto importante per risolvere i problemi urgenti di Istanbul. Sono pronto a lavorare. Nessuna posizione politica può essere al di sopra del diritto dei cittadini di vivere in pace e tranquillità, di ottenere assistenza sanitaria e di poter lavorare», rilancia l’astro nascente dell’opposizione Chp, non prima di aggiungere «Certo, oggi noi possiamo gioire. Ma rallegrarsi non vuol dire spezzare il cuore degli altri, di coloro che hanno perso. Questa non è una vittoria, questo è un nuovo inizio. Domani inizieremo a lavorare tutti insieme, senza alcuna divisione». Imamoglu ha poi spiegato di essere pronto a collaborare con Erdogan per il bene di Istanbul e della Turchia: in attesa di vedere se anche questa volta ci saranno richieste di ricorsi e accuse di “brogli presunti”, il tonfo storico del “sultano” farà rumore per molto tempo ancora e potrebbe essere l’inizio di una possibile svolta democratica in Turchia. Sopra il 54% delle preferenze, sarebbero ben 700mila le preferenze questa volta che separano Imamoglu dall’ex premier Akp.



MEDIA TURCHIA, “HA VINTO IMAMOGLU”

Seggi chiusi in tutta Istanbul per le Elezioni Amministrative 2019 “bis”, la ripetizione delle Comunali dello scorso 31 marzo: in Turchia non vi sono exit poll e per questo motivo i primi risultati saranno quelli già reali che inizieranno ad arrivare già in prima serata. Non si prevede uno spoglio molto complesso: si è votato infatti solo per il sindaco, con una scheda unica, con i candidati favoriti Erkem Imamoglu del Chp e Yildirim dell’Akp che in queste ore attendono l’esito nei rispettivi quartier generali. Attenzione però a quanto di ufficioso sta arrivando da alcuni media turchi: come riportato dall’inviata di Rai News24, nei primi dati circolati sui giornali online di Istanbul vi sarebbe una vittoria clamorosa e “doppia” dell’opposizione contro il candidato forte di Erdogan. 55,8% per Imamoglu contro il 44,89% del rivale ex premier, altro che “solo” 14mila voti di differenza come nella scorsa elezioni poi annullata dal Comitato Federale. Al momento non vi è nulla di confermato e ufficiale, ma se così fosse lo “schiaffo” politico al “sultano” sarebbe di quelli roboanti..



AMMINISTRATIVE A ISTANBUL (DI NUOVO)

Il 31 marzo la capitale economica e strategica della Turchia, Istanbul, aveva assistito a delle Elezioni Amministrative storiche: il partito di Erdogan, dopo trent’anni di potere nella città più importante, aveva perso lo scettro contro l’astro nascente dell’opposizione Ekrem Imamoglu. Il candidato del Governo, l’ex Premier Binali Yildirim venne sconfitto per 14mila voti su 10 milioni totali: dopo la vittoria e l’annuncio del neo-sindaco Imamoglu però il Presidente della Turchia Erdogan fece ufficiale ricorso e lo scorso 7 maggio l’ebbe vinta ottenendo il ritorno alle urne per oggi, 22 giugno 2019. Ed eccoci qui, con una seconda votazione che ai limiti dell’imbarazzo democratico rimette in gioco ancora una volta l’opposizione e Erdogan, il “sultano” che sulla presa e conferma di Istanbul aveva puntato tanto se non tutto nelle scorse Elezioni Amministrative. Mentre a livello internazionale prosegue lo scontro acceso tra la Turchia e gli Stati Uniti, oltre a parte delle repubbliche alleate di Trump (vedi Egitto e Arabia Saudita, sempre più nemici dichiarati da Erdogan), il Presidente non ammette una “nuova” sconfitta in queste Elezioni i cui risultati avranno diversi occhi puntati addosso in più nelle prossime ore.



ELEZIONI TURCHIA, LA PARTITA CENTRALE DI ISTANBUL

«Chi vince Istanbul, vince la Turchia» andava ripetendo nella scorsa campagna elettorale Erdogan, minacciando di possibili brogli voluti dall’opposizione di Imamoglu per “detronizzare” Erdogan e l’Akp. Nel stesso tempo, mentre prima del 31 marzo il “sultano” aveva detto che in gioco con Istanbul c’era la sopravvivenza stessa della Turchia, ora ha cercato di “sminuire” l’intera portata delle Elezioni Comunali in corso oggi. «Si elegge solo un sindaco» è il secondo slogan lanciato da Erdogan che teme una “vittoria di Pirro” in qualsiasi risultato possa fuoriuscire dalle urne domani. Se Yildirim perderà di nuovo contro Imamoglu sarà bruciante per l’Akp l’onta, se invece dovesse vincere – spiega Jean Marcou, ricercatore all’Istituto francese di studi anatolici – sarebbe comunque una vittoria-farsa visto che «i motivi dell’annullamento del primo voto sono talmente sospetti e contestabili che l’Akp sembrerà perdente». L’opposizione vuole sconfiggere il Presidente nella sua roccaforte dopo averlo già battuto due mesi fa tanto a Istanbul quanto ad Ankara, la vera capitale politica: di contro, Erdogan temendo un referendum sulla sua persona, ha fatto meno campagna elettorale in questo mese valutando le comparsate in maniera accorta e strategica. Se siamo davvero alla vigilia di un ribaltone storico contro il regime in Turchia lo sapremo non prima di domani, ma intanto lo strapotere autoritario di Erdogan presenta i primi forti scricchiolii..