Dopo essere state le categorie più colpite dalle chiusure per il Covid – assieme alle discoteche – le località turistiche invernali avevano appena tirato sospiro di sollievo per l’accordo sulle regole da disporre per le vacanze di Natale. Norme, protocolli, dagli sci fino agli alberghi, dalla montagna fino alle altre mete turistiche preferite dagli italiani tra Natale e Capodanno: ebbene, rischia nuovamente di “saltare” tutto (se non quasi) con il rialzo dei contagi delle ultime settimane.
Come spiega l’indagine Confturismo-Confcommercio-Swg pubblicata in questi giorni, la “quarta ondata” ha già prodotto in poco tempo 2,5 milioni di disdette delle prenotazioni fatte in precedenza: sono inoltre circa 11 milioni di italiani che erano pronti a prenotare e che ora rimangono in sospeso in attesa di capire tra regole e chiusure cosa potrà avvenire nelle prossime settimane. «Prevale l’incertezza, non la paura. – spiega il presidente di Confturismo-Confcommercio Luca Patané a “Repubblica” – e per questo servono indicazioni chiare e immediate delle autorità competenti sulle eventuali regole da adottare per affrontare in sicurezza le prossime festività».
IL PERICOLO COVID CHE SPAVENTA I VACANZIERI
Le notizie in arrivo dagli altri Paesi – su tutti, Germania e Austria – oltre a produrre disdette degli stessi turisti esteri nel nostro Paese, ottiene l’effetto di “spaventare” anche gli stessi vacanzieri italiani. Secondo le stime di AssoUtenti, le perdite potrebbero aggirarsi attorno ai 10 miliardi di euro tra Immacolata, Natale e Capodanno: un colpo di coda forse non sostenibile dopo gli oltre 100 miliardi persi nel solo 2020 per il solo settore del turismo. Dopo il “boom” per l’estate 2021, l’inverno non si preannuncia con il medesimo vento in poppa: «La montagna sta registrando il tutto esaurito – spiega in una nota il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca – Con gli italiani che rimangono in Italia, ci aspettiamo vacanze di Natale sulla falsariga di quelle di agosto». Insomma, la speranza rimane anche se i timori per le potenziali nuove chiusure a macchia di leopardo ci sono eccome: raggiunto da “Repubblica”, il presidente di Federalberghi Trentino Gianni Battaiola prova a rassicurare i turisti: «contagi in aumento? Abbiamo protocolli collaudati nella stagione estiva, che impongono distanze, uso di mascherine: standard di sicurezza che ci permetteranno di accogliere gli ospiti senza rischi. Aspettiamo da un momento all’altro il via libera del ministro Speranza a quanto deliberato dal Cts e dalla Conferenza Stato-Regioni: anche in presenza di un cambio di colore, gli impianti rimarranno aperti». Si attende anche la decisione del Governo sull’apertura degli impianti anche in zona arancione e non solo in bianca/gialla.