L’impatto del Covid sull’economia italiana è devastante. Lo sentiamo ripetere da mesi, ma guardando i numeri si può prendere coscienza della situazione e degli scenari all’orizzonte, considerando che si prevedono altri mesi di restrizioni. L’economista Valerio Malvezzi ha analizzato i numeri a “Un giorno speciale”, programma di Radio Radio, spiegando che «forse nel 2030 recupereremo il Pil che avevamo nel 2008». I dati parlano chiaro: un quarto del Pil privato italiano è legato alle attività di commercio e turismo. A tal proposito, si registra «un calo del fatturato 47,1% del settore alberghiero, un calo del 51,3% delle agenzie di viaggi, un calo del 39,8% nel settore di fiere e convegni, del 39% sulla gestione dei parcheggi e del 38,1 % delle strutture ricettive alberghiere».



Questi però, precisa Malvezzi, sono dati parziali e pure ottimistici, in quanto «non sono ancora aggiornati all’ultimo trimestre». La situazione però potrebbe peggiorare: «A gennaio probabilmente la situazione sarà molto peggio di così, ma già così mi sembra un disastro».

TURISMO IN CRISI PER COVID: DATI DRAMMATICI

L’economista Valerio Malvezzi, ex deputato e membro della Commissione Finanze, accende i riflettori anche sul “margine operativo lordo” (MOL), cioè «il guadagno di un’attività economica prima di pagare gli interessi, le tasse e gli ammortamenti». Come spiegato nel corso del suo intervento a Radio Radio, lo possiamo vedere sostanzialmente come la differenza tra ricavi e costi. Nel settore del commercio e de turismo ha registrato un calo che viene definito «drammatico». Malvezzi spiega, infatti, che «le agenzie viaggi subiscono addirittura un -222% del MOL». Il calo è dell’87,2% per alberghi, -87,4% per fiere e convegni, -83,1% per gestione parcheggi, -54,5% strutture ricettive extra alberghiere. Il rischio, secondo il professore di Comunicazione Finanziaria tra banche e imprese presso il Collegio Universitario Griziotti all’Università di Pavia, è che l’anno prossimo «queste aziende non saranno più bancabili». Preoccupato anche Giorgio Palmucci, presidente Enit, secondo cui il 2020 è stato per il turismo l’anno peggiore di sempre. «I visitatori totali internazionali e nazionali sono dimezzati rispetto all’anno precedente, per un totale di 57 milioni di visitatori in meno. Inoltre, i pernottamenti turistici totali sono diminuiti di circa 186 milioni e la spesa di 71 miliardi di euro. Gli impatti sono maggiori per gli arrivi internazionali che per i viaggi nazionali», ha infatti dichiarato all’Agi.



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