Fabrizio Albertini, presidente di Asshotel Emilia Romagna, in una intervista al Corriere della Sera, ha parlato dei cambiamenti nel settore in Riviera. “È facile fare turismo quando hai Michelangelo, il Colosseo, il Ponte di Rialto anche in tempi di crisi. Ecco per noi di Riviera questi mesi sono durissimi. La classe media italiana, il nostro bacino di riferimento sta pagando lo scotto dell’inflazione e dei rincari”, ha premesso.
Le ripercussioni economiche sono state numerose e hanno coinvolto sia le aziende sia i consumatori. “Anche i nostri, i prezzi delle vacanze in Riviera, dobbiamo ammetterlo sono aumentati, parliamo di un 15% netto e non scenderanno in futuro. È vero che i nostri listini sono ancora molto competitivi ma evidentemente questo non basta”. In molti, infatti, hanno dovuto fare dei sacrifici per non rinunciare alle vacanze. “Vediamo turisti arrivare con i soldi contati. Il governo ha sbagliato, alla classe media non ha fornito alcun tipo di sostegno. E le conseguenze iniziano a vedersi”.
Albertini (Asshotel Emilia Romagna): “Prezzi aumentati del 15%”. Le conseguenze
Fabrizio Albertini ha confermato dunque che non ci sarà il tutto esaurito in Emilia Romagna, ma la speranza è che i flussi siano comunque soddisfacenti. “Molti colleghi sono in ansia e sono preoccupati di non riempire neppure nelle prossime settimane. Ad oggi di certo c’è che la stagione è stata sottotono e non è un caso. Le cause di questo calo sono lampanti”, ha sottolineato il presidente di Asshotel per la regione.
È per questo motivo che la sensazione è che sia necessaria una campagna di promozione. “Urge un piano di programmazione a lungo termine, parliamo di tre quattro anni, per portare sempre di più gli stranieri in Italia. Va detto che quest’anno mancano gli italiani. Non ci sono troppi stranieri in meno rispetto agli anni scorsi notiamo che patiscono problemi comuni ai nostri: anche loro hanno poca voglia di spendere, non c’è crisi solo in Italia”, ha concluso.