DANIELA SANTANCHE’, “SERVONO REGOLE E NON DIVIETI PERCHE’…”
Daniela Santanché: “Vietare non è la ricetta, servono regole e più alberghi, ma non divieti”. In sintesi è questa la soluzione proposta dalla titolare del Ministero del Turismo per la Toscana, ma non solo, per incentivare il settore e soprattutto a pochi mesi di distanza dal G7 che si terrà proprio in quel di Firenze. Intervistata dal quotidiano ‘il Tirreno’, la 63enne politica e imprenditrice parla a 360 gradi non solo delle misure da adottare contro l’overtourism, ma pure del problema degli affitti brevi e dell’annosa questione dei ‘balneari’ che si trascina da tempo e ha creato qualche malumore nel centrodestra: “Autogol? Questo governo non volta le spalle a nessuno. Tutt’altro. Ci mette sempre la faccia e cerca di risolvere problemi. Anche quelli che i precedenti governi hanno accantonato” ha replicato la Santanché accennando a una interlocuzione con l’Europa.
Parlando del tema del turismo di qualità da contrapporre a quello di quantità, la ministra Daniela Santanché ha spiegato che il tema non riguarda solo la Toscana ma tutte le regioni: a suo dire la chiave è “destagionalizzare, delocalizzare e puntare sulla qualità perché l’Italia è una nazione di qualità”, ricollegandosi poi al prestigioso appuntamento del G7 che la regione affacciata sul Tirreno ospiterà a breve. “Tutto va messo a sistema e organizzato con un programma che punti più sulla qualità che sulla quantità. E il G7 che organizzeremo a Firenze sarà un punto di partenza”. Più articolata invece la risposta sulla questione degli affitti brevi, ‘stoppati’ dalla giunta del capoluogo toscano all’interno dell’area Unesco e a cui la ministra in quota Fratelli d’Italia ha fornito una possibile ricetta suggerendo di non insistere con i divieti.
SANTANCHÉ, “G7 A FIRENZE? SARA’ PUNTO DI PARTENZA PER…”
“Io non sono per i divieti assoluti, dobbiamo regolamentare e non criminalizzare gli affitti brevi che in molte aree italiane, dove scarseggiano gli alberghi (e Firenze mi dispiace dirlo ne è un esempio), sono fondamentali per accogliere i turisti” ha spiegato Daniela Santanché nell’intervista a ‘il Tirreno’, aggiungendo che il Governo ha proprio questo inserito il Cin (Codice Identificativo Nazionale) per gestire il fenomeno. “Poi, dico sempre, andiamo a leggere i numeri, siamo sicuri che il problema siano gli affitti brevi e non altre categorie come i B&B o altre tipologie di ricettività normate dalla stessa Regione?” ha precisato successivamente ricordano che però ogni iniziativa del Ministero non può travalicare i propri confini di competenze rispetto alle Regioni.
Infine, un’altra battuta sulla norma relativa alla nuova tassa di soggiorno: “Non c’è alcuna norma, abbiamo solo avviato una riflessione su questa imposta proprio per lavorare, insieme ai Comuni e alle associazioni di categoria, ad una tassa che possa davvero esser funzionale al turismo” ha replicato, precisando che la ‘tassa di scopo’, come la chiama lei “deve essere investita in servizi per il turismo, in promozione (…). Non deve servire per appianare i debiti dei Comuni”.