Dove, come, quando vai in vacanza? Sono le domande classiche del periodo, interessanti soprattutto per gli operatori del settore, l’unico vero volano per il Pil e l’economia italiana. Gli albergatori della federazione di settore hanno commissionato alla società Tecnè uno studio in proposito (effettuato nel periodo tra il 12 e il 16 luglio, intervistando un campione di 4.460 italiani maggiorenni), che ha portato a concludere che la nuova tipologia di vacanza che gli italiani mostrano di prediligere per questa estate 2024 è quella più breve, più intensa, più frequente.



Sono 36 milioni coloro che prevedono di mettersi in viaggio tra giugno e settembre, il 90% dei quali ha già manifestato la propria preferenza per una destinazione squisitamente italiana. Poco più del 10% opta invece per destinazioni estere, principalmente in località di mare più vicine allo Stivale. Un terzo dei vacanzieri, tuttavia, ha già programmato di fare più di un periodo di vacanza oltre quello principale nei quattro mesi clou della stagione estiva: 3,6 milioni replicheranno almeno una volta, 3,1 milioni si muoveranno per ben due volte e 1,7 milioni arriverà a fare tre periodi di vacanza. Uno scenario che, complessivamente, produrrà un giro di affari di 40,6 miliardi di euro.



“È sempre interessante accorgersi, grazie ai numeri, dei cambiamenti in atto – ha commentato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca -. A fronte di un anno difficile, in cui eventi atmosferici calamitosi come alluvioni e siccità hanno messo in ginocchio regioni intere, malgrado il dissesto che i conflitti internazionali in atto potrebbero creare ai flussi turistici, a dispetto di tutto ciò notiamo che il comparto mostra una certa tenuta. Si conferma la nuova tendenza, già in atto da tempo, a suddividere in più segmenti le ferie estive. Questo raccorciare i tempi consente paradossalmente di replicare la partenza spalmandola in periodi diversi, avendo così l’opportunità di visitare nuove località. Resta il nodo di quel 54% di concittadini che non hanno potuto programmare una vacanza per via della mancanza di liquidità”.



In partenza. Saranno 36 milioni gli italiani che trascorreranno un periodo di vacanza fuori casa tra giugno e settembre, di cui 27,6 milioni di adulti e 8,4 milioni di minori. Un terzo dei vacanzieri (33,1%) farà più di un periodo di vacanza oltre quello principale: 3,6 milioni faranno almeno un altro periodo di svago; altri 3,1 milioni ne faranno due e 1,7 milioni farà tre periodi di vacanza tra giugno e settembre, confermando la tendenza, già in atto da tempo, a dividere in più segmenti le ferie estive.

Le destinazioni. L’Italia resta decisamente la meta preferita: 9 italiani su 10 – l’89,8% – sceglieranno di restare nel Belpaese mentre il 10,2% sceglierà mete estere, prediligendo il mare in Paesi esteri vicini all’Italia (57,5%), le grandi capitali europee (16,2%) e le crociere (9,4%). Tra le regioni più gettonate nello Stivale vi saranno: Toscana, Emilia-Romagna, Sicilia, Puglia, Campania, Trentino Alto Adige e Sardegna. L’80,7% opterà per il mare, il 13,1% prediligerà montagna, laghi e località termali, mentre il restante 3,3% sceglierà località d’arte e cultura. Per la scelta della località di villeggiatura gli italiani si fanno guidare principalmente dalle bellezze naturali del luogo (73,2%); a volte dalla voglia di ritrovare per abitudine gli stessi contesti (33,8%), o per gli aspetti di divertimento che la località offre (24,3%). Nel 14,7% dei casi è la vicinanza alla propria abitazione che condiziona la scelta.

La spesa. La vacanza principale durerà in media 10,3 giorni e costerà nel suo complesso (includendo viaggio, vitto alloggio e divertimenti) 886 a persona (circa 86 euro al giorno). Le ulteriori vacanze sono più contenute dal punto di vista della durata: in media 4,8 giorni per un costo complessivo di 473 euro (98 euro al giorno). Il volume di affari sarà di 40,6 miliardi. Giugno contribuisce per circa 10 miliardi, luglio per 12,1 miliardi, agosto per 16,5 miliardi e settembre per 2 miliardi. La spesa per le vacanze si spalma su tutte le componenti della filiera turistica. Il 27,3% del budget di chi va in vacanza è destinato ai pasti (colazioni, pranzi e cene), il 27,9,% al pernottamento, il 20,4% alle spese di viaggio, il 10,4% allo shopping e il 14% per tutte le altre spese (divertimenti, escursioni e gite).

Le sistemazioni. Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani per trascorrere le vacanze, dopo la casa di parenti e amici (28,5%), vi è a stretto giro la preferenza per l’albergo (27,2%). A seguire la casa di proprietà (12,8%), i B&B (6,9%), gli affitti brevi (5,6%), i residence (5,2%), i villaggi turistici (5,1%) e il campeggio (3,7%). Durante le vacanze gli italiani si dedicheranno principalmente a passeggiate (72,6%), a serate con gli amici (53,7%), a pasteggiare al ristorante (44,8%) e a escursioni e gite per conoscere il territorio (44%).

Spostamenti. Il 56,0% dei vacanzieri utilizzerà la propria macchina per recarsi al luogo della vacanza. Il 31,4% viaggerà in aereo e il 4,1% in nave. La comodità è il criterio principale che guida la scelta del mezzo di trasporto (63,9%).

Chi resta a casa. Il 44,8% della popolazione non farà vacanze tra giugno e settembre. Si resta a casa principalmente per mancanza di liquidità (54,3%), per motivi di salute (27,3%), per motivi familiari (20,1%). Il 6,6% andrà in vacanza in un altro periodo.

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