Potremmo chiamarlo “funibus”, visto che si tratta di una funivia transformer, in grado di diventare un autobus, per quello che promette di rappresentare, ovvero un nuovo standard per la mobilità urbana. Leitner (Leitner AG/Spa è l’azienda italiana che produce impianti a fune; con Doppelmayr è una delle principali società mondiali del settore, con 11 stabilimenti produttivi tra Italia, Francia, Austria, Slovenia e in Nordamerica, 65 filiali e 132 centri di assistenza in tutto il mondo) ha appena concluso la sperimentazione del sistema ConnX, una nuova soluzione di mobilità elettrica che integra trasporto a fune e trasporto su ruota. Tra un anno (sostiene Francesco Lovati, sul magazine di Anef, l’associazione nazionale degli esercenti funiviari, aderente a Confindustria) il sistema sarà sul mercato: consiste in una funivia la cui cabina – una volta entrata in stazione – viene trasferita su un veicolo elettrico autonomo che poi prosegue a livello stradale il proprio percorso.



“Gli impianti a fune sono un mezzo di trasporto sicuro ed ecologico che è sempre più spesso adottato non solo nei comprensori turistici ma anche nelle città, dove risponde ai criteri di flessibilità, silenziosità e ridottissimo impatto ambientale – ha commentato Valeria Ghezzi, presidente di Anef –. Questo nuovo sistema può rappresentare un ulteriore step in avanti per rendere gli impianti ancora più adatti a rispondere alle esigenze della mobilità cittadina”.



Così, mentre a Parigi i tanto attesi taxi volanti, che dovevano essere una chicca dei recenti Giochi Olimpici, non avendo superato i test di sicurezza sono stati limitati a qualche giretto dimostrativo, ma senza passeggeri, sembrano già ben evidenti i due vantaggi principali del sistema ConnX nei contesti urbani: può superare più facilmente eventuali ostacoli topografici o strutturali e si presenta come importante alternativa per quelle aree in cui, per diversi motivi, non è possibile realizzare una variante di funivia continua.

L’annuncio dell’imminente ingresso sul mercato del sistema ConnX è avvenuto a Vancouver nel corso del congresso mondiale dei trasporti a fune. “La combinazione di funivia e veicoli elettrici a guida autonoma consente una comoda movimentazione rimanendo comodamente seduti al proprio posto in cabina – spiegano da Leitner –. Inoltre, la fluida interazione tra la linea area e quella terrestre consente una perfetta adattabilità alle più diverse esigenze urbanistiche. In questo modo è possibile aggirare le barriere infrastrutturali esistenti, come edifici o monumenti. ConnX non è adatto solo come collegamento mancante tra diversi sistemi di trasporto o tra due funivie, ma anche come collegamento dell’ultimo miglio per persone e merci”.



“I nostri sforzi, in particolare negli ultimi anni, sono stati improntati a comunicare la sostenibilità degli impianti a fune, mentre una certa retorica li vuole dipingere come inutili installazioni per il divertimento di pochi – aggiunge Valeria Ghezzi –. Le funivie sono un mezzo di trasporto pulito e silenzioso che rappresenta il volano dell’intero turismo montano, sostentamento per intere comunità che abitano le terre alte, un mezzo di trasporto sicuro e sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale”.

Una prova decisiva è arrivata anche dal Federal Garden Show di Mannheim, importante esposizione di giardinaggio e di architettura del paesaggio che si tiene ogni due anni in Germania: qui una cabinovia Doppelmayr ha collegato due padiglioni espositivi situati a due chilometri di distanza uno dall’altro. L’impianto, dotato di 64 veicoli da 10 posti ognuno e alimentato ad elettricità ricavata da fonti sostenibili, ha trasportato 3 milioni di passeggeri in 178 giorni.

L’Università di Scienze Applicate di Darmstadt ha anche condotto uno studio in cui è stata valutata la sostenibilità dell’esercizio della cabinovia per trasportare i visitatori. L’analisi ha preso in considerazione due alternative alla funivia: una fittizia di collegamento con autobus elettrici e una di collegamento con autobus diesel e si è concentrata su tre diversi aspetti molto importanti nella progettazione dei trasporti e nell’esperienza della mobilità: sociale, economico ed ecologico. Nel considerare gli aspetti sociali della funivia del Federal Garden Show, l’Università di Darmstad ha esaminato aspetti soggettivi come l’esperienza di viaggio, il comfort e il senso di esperienza, ma anche aspetti come il pericolo di incidenti, la sicurezza sociale e l’accessibilità. Secondo questa valutazione, la funivia è il modo di trasporto socialmente più sostenibile rispetto a entrambe le varianti di autobus.

Per quanto riguarda la sostenibilità economica, oltre ai costi di investimento e di esercizio, sono stati presi in considerazione il consumo di energia, il fabbisogno di manodopera e l’utilizzo del suolo, nonché i processi a valle come lo smontaggio, la flessibilità e il riciclaggio. In questi aspetti la funivia è risultata di poco superiore all’autobus elettrico, con il basso consumo di energia e di suolo che sono stati fattori decisivi. Infine, considerando la sostenibilità ecologica, la funivia è stata giudicata di gran lunga la migliore secondo i parametri analizzati: impermeabilizzazione del territorio, inquinamento acustico e impatto sulla qualità dell’aria. “La valutazione della sostenibilità della funivia di Darmstadt rispetto a due varianti di autobus conferma la decisione a favore della funivia come soluzione di trasporto sostenibile – hanno concluso i ricercatori –. In tutti e tre i pilastri della sostenibilità analizzati – sociale, economico ed ecologico – la funivia ha ottenuto i migliori risultati rispetto all’autobus diesel e all’autobus elettrico”.

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