Poco meno di 68 milioni di arrivi (+4,3% sul 2022) e quasi 267 milioni di presenze (+3,2%): questi i dati previsionali sulla bella estate 2023. In arrivo nel Belpaese 35,3 milioni di stranieri (+6,5%, più della metà degli arrivi previsti), per 131,5 milioni di pernottamenti. La spesa turistica (periodo giugno-settembre) sfiorerà i 46 miliardi di euro (+5,4% rispetto ai mesi estivi del 2022). Sorpasso annunciato, insomma, anche rispetto al 2019, con un incremento sia degli arrivi (+3,7%) che dei pernottamenti (+2,6%). È quanto emerge dal report “Tourism Forecast Summer 2023” dell’Istituto Demoskopika. “Le nostre previsioni per la prossima estate – ha commentato il Presidente di Demoskopika, Raffaele Rio – confermano le stime sull’andamento annuale dei mesi scorsi. Si potrebbe registrare il valore più alto, dal 2000 a oggi, sia degli arrivi che delle presenze”.
Dovrebbe essere, insomma, un’estate italiana caratterizzata, in valore assoluto, da 2,8 milioni di vacanzieri in più e da un incremento di 8,6 milioni di pernottamenti. L’analisi storica dei flussi turistici elaborata da Demoskopika evidenzia che il periodo giugno-settembre del 2023 dovrebbe caratterizzarsi per il maggior numero di arrivi sia rispetto al periodo pre-pandemico del 2019 (+3,7% di arrivi e + 2,6% di presenze) e sia, addirittura, dal 2000 (+71,9% di arrivi e + 26,2% di presenze).
Tutte le destinazioni regionali dovrebbero registrare un andamento positivo. Nel modello previsionale si collocherebbero, in ordine decrescente rispetto alla variazione percentuale degli arrivi, dieci sistemi turistici territoriali: Molise con 76 mila arrivi (+7,3%) e 300 mila presenze (+12,4%), Campania con 3,1 milioni di arrivi (+6,6%) e con 11,9 milioni di presenze (+4,1%), Trentino Alto Adige con 6 milioni di arrivi (+6,3%) e con 26,5 milioni di presenze (+6,7%), Valle d’Aosta con 643 mila arrivi (+6,0%) e con 1,7 milioni di arrivi (+4,8%), Lazio con 5,1 milioni di arrivi(+5,9%) e con 16,3 milioni di presenze (+3,8%). E, ancora, Basilicata con 467 mila arrivi (+5,3%) e con 1,7 milioni di presenze (+3,1%), Veneto con 10,8 milioni di arrivi (+4,7%) e con 46,1 milioni di presenze (+3,1%), Lombardia con 7,4 milioni di arrivi (+4,4%) e con 22,3 milioni di presenze (+4,0%), Emilia Romagna con 6,3 milioni di arrivi (+4,0%) e con 27,4 milioni di presenze (+1,8%) e, infine, Toscana con 7,4 milioni di arrivi (+3,9%) e con 29,1 milioni di presenze (+3,2%).
L’analisi per livello regionale colloca, in relazione alla variazione percentuale in aumento dell’indicatore osservato, la Basilicata con 293 milioni di euro (+22,2% rispetto al 2022), le Marche con 1.085 milioni di euro (+11,9%), la Valle d’Aosta con 285 milioni di euro (+11,7%), il Trentino Alto Adige con 2.677 milioni di euro (+9,2%), il Lazio con 4.118 milioni di euro (+8,0%), la Lombardia con 4.538 milioni di euro (+7,8%), la Campania con 2.773 milioni di euro (+6,9%), l’Abruzzo con 642 milioni di euro (+6,7%), la Liguria con 1.636 milioni di euro (+6,6%), l’Emilia Romagna con 3.668 milioni di euro (+6,2%), il Friuli Venezia Giulia con 642 milioni di euro (+5,9%). E, ancora, la Calabria con 1.065 milioni di euro (+5,6%), il Veneto con 6.661 milioni di euro (+4,6%), il Piemonte con 1.318 milioni di euro (+3,6%), l’Umbria con 978 milioni di euro (+3,2%), il Molise con 54 milioni di euro (+3,2%), la Puglia con 1.773 milioni di euro (+2,8%), la Toscana con 6.721 milioni di euro (+2,5%), la Sicilia con 2.133 milioni di euro (+1,3%) e, infine, la Sardegna con 2.833 milioni di euro (+1,2%).
L’ultima annotazione di Demoskopika riguarda l’Emilia Romagna, dove le previsioni sono incoraggianti, nonostante l’emergenza alluvione, dalle ripercussioni, a oggi, difficilmente quantificabili. In particolare, il sistema turistico emiliano-romagnolo risulta tra le prime dieci destinazioni regionali italiane per incremento degli arrivi nel 2023: 6,3 milioni rispetto ai 6,1 milioni del 2022 registrando una crescita pari al 4%. Significativo anche l’aumento delle presenze sul territorio regionale, pari a quasi 500 mila notti in più rispetto ai 12 mesi dello scorso anno. Bene, infine anche la spesa turistica, con una stima di 3,7 miliardi di euro pari ad un balzo in avanti di 6,2 punti percentuali per la sola estate dell’anno in corso.
“I dati sul turismo estivo di Demoskopika – ha commentato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè – confermano le già rosee aspettative relative a un 2023 che vedrà il sorpasso sui numeri record del 2019, indicando una significativa crescita di presenze e pernottamenti che si riverbera su un contestuale aumento della spesa turistica, stimata in 46 miliardi di euro”.
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