Una gran bella estate. Questa, riassumendo, è l’impressione del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ieri al Meeting di Rimini 2021. “Non voglio snocciolare numeri, perché è ancora troppo presto – ha detto Garavaglia – e io sono sempre prudente, ma le rilevazioni indicano presenze poco distanti da quelle registrate nel 2019, pre pandemia, quel 2019 che fu anno record per il turismo in Italia”.



Mancano però ancora parecchi stranieri all’appello. Come i russi, bloccati perché non in possesso del green pass.

Non è un problema di “turismo”. I russi hanno utilizzato lo Sputnik, un vaccino che l’Europa non ha mai vidimato. Non appena l’EMA darà il via libera, le frontiere saranno aperte anche per loro.



C’è anche il nodo delle quarantene: per chi arriva dal Regno Unito scatta ancora l’obbligo dei 5 giorni, mentre in Inghilterra recentemente è stato tolto.

Deve valere la reciprocità, quindi la loro modifica troverà corrispettivi anche in Italia. Comunque il nostro è un Paese molto più sicuro di altri: ad esempio la Spagna ha dovuto ricorrere ancora a certi coprifuoco, da noi fortunatamente ancora no.

Ministro Garavaglia, gli operatori della montagna, gli impiantisti, accusano di non avere ancora visto un euro degli stanziamenti stabiliti per i loro ristori. Perché?

Il fatto è che il precedente governo non aveva attivato la procedura UE necessaria. Adesso sullo stanziamento di 460 milioni è arrivato l’ok di Bruxelles: l’iter è attualmente alla Corte dei Conti e confido che in breve quelle risorse saranno sbloccate. Questo per gli imprenditori degli impianti di risalita. Per gli albergatori invece abbiamo già erogato tutto quanto stabilito.



Cosa prevede per la prossima stagione invernale?

Per la prossima stagione sciistica, credo che il green pass sia la soluzione per non chiudere più. Non prevedo grandi problemi: se si useranno le stesse regole si potrà procedere tranquillamente, con green pass per entrare nei ristoranti al chiuso, negli chalet e sulle piste. Siamo nelle condizioni di avere tutte le regole certe e di aprire con serenità. Per l’accesso agli impianti di risalita, cabinovie e funivie, ci potrà semmai essere un contingentamento.

S’era quasi promesso un superbonus all’80% per le strutture alberghiere. A che punto siamo?

Ribadisco l’intenzione di attivarlo con le risorse del recovery fund, e quindi se ne parlerà nei prossimi mesi, probabilmente a dicembre, in modo di dare la possibilità di sfruttare l’inverno per procedere con le ristrutturazioni o gli altri lavori necessari nelle strutture. Il prossimo settembre dovremmo varare le norme attuative.