“La tradizione si fa futuro – Da 130 anni insieme per l’Italia bene comune”. È il claim dell’assemblea del Touring Club Italiano, svoltasi l’altro giorno al Tempio di Vibia Sabina e Adriano, sede della Camera di Commercio romana, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, un’assise che ha visto il passaggio di consegne ai vertici dell’Ente: Franco Iseppi, dopo un mandato durato 14 anni, ha lasciato il posto di presidente a Gian Domenico Auricchio, nominato dal consiglio direttivo. Ma l’assemblea ha rappresentato anche la celebrazione dei 130 anni del Club, un lungo percorso fatto di passioni e cultura, di scoperte e anticipazioni di mode e tendenze.
Il Tci nacque nel 1894, per merito di un gruppo di giovani illuminati imprenditori milanesi, come associazione privata e autofinanziata, con l’obiettivo di offrire ai soci una rete di contatti e una serie di servizi per conoscere, scoprire e viaggiare l’Italia. Una community ante litteram, una sorta di “social” fatto di vera condivisione. Oggi il club conta circa duemila soci volontari dediti alla realizzazione e alla promozione delle attività associative, 1.580 tra tra Club di territorio, Punti Touring, librerie e agenzie assicurative e di viaggio, e tre villaggi (a La Maddalena, Marina di Camerota e Tremiti) green e sostenibili, affidati alla gestione di TH Group, operatore altrettanto attento alle policy green e alla sostenibilità.
“Sono passati quasi quindici anni da quando ho avuto l’onore di assumere la presidenza del Tci – ha detto Iseppi -, anni in cui l’Italia ha vissuto un periodo di profonde trasformazioni e in cui ho lavorato duramente per ritrovare la nostra identità e costruire una nuova visione per il futuro. Un percorso che ha avuto il suo approdo nella trasformazione in Fondazione concluso all’inizio di quest’anno”. La presidenza dunque va adesso a Gian Domenico Auricchio, cavaliere del lavoro, amministratore delegato dell’omonima azienda di formaggi, già consigliere del Tci e presidente di Unioncamere Lombardia, recentemente eletto anche presidente della nuova Camera di commercio unica Cremona-Mantova-Pavia, dopo diversi anni a capo della Camera di Commercio di Cremona, già membro del consiglio direttivo e della giunta di Confindustria, membro del comitato di valutazione del CNR, presidente di Fiere di Parma e di Assocamerestero (Associazione delle 80 Camere di Commercio italiane nel mondo). “È per me un grande onore – ha detto Auricchio – iniziare il mio mandato di presidente celebrando questo splendido traguardo dei 130 anni. C’è un filo rosso evidente che lega la nostra opera di ‘cucitura’ dei territori: il pensiero costantemente rivolto non tanto alla conservazione e non solo alla valorizzazione, ma soprattutto a ciò che lasceremo alle generazioni future. Il Touring crede fermamente che nei borghi risieda un potenziale inesplorato, una possibilità unica per differenziare il prodotto turistico nazionale”.
“Le mie congratulazioni a Gian Domenico Auricchio, nominato nuovo presidente del Touring Club Italiano – ha commentato il ministro al Turismo Daniela Santanchè -, certa che saprà guidare questa importante associazione verso nuovi traguardi di successo. Ringrazio Franco Iseppi per il prezioso lavoro svolto nei 15 anni vissuti alla guida del TCI, contribuendo in modo significativo alla promozione e alla valorizzazione del nostro turismo. Con l’occasione, faccio i miei migliori auguri al Touring Club per i suoi 130 anni di attività”.
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