Vuoi mettere un congresso sul lago di Como, o a Taormina, o Venezia, Roma, Firenze… Italy is better, è chiaro, anche per i viaggi di lavoro o i meeting: si è appena confermata meta europea di preferenza per il turismo congressuale, al secondo posto a livello mondiale dopo gli Stati Uniti. Lo ha stabilito l’Imex di Francoforte, la fiera Mice più importante del settore, dov’era presente Enit, con lo stand Italia, insieme ad Alto Adige, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana e Veneto, nonché le città di Milano e Roma, per orientare e presentare la nuova offerta legata al turismo congressuale e alla meeting industry insieme a ben 86 fornitori.
La Penisola offre di tutto, da esperienze culinarie e attività insolite a infrastrutture ben attrezzate per rendere i viaggi d’affari un’esperienza e un successo, sia per congressi, riunioni, eventi, incentivi o altri viaggi d’affari. Dagli eventi aziendali con molti partecipanti agli incentivi personalizzati, ad esempio con attività nella natura o in una delle pittoresche città d’arte, l’Italia è una destinazione ideale per il Mice, facilmente accessibile e adatta a ogni tipo di viaggio d’affari grazie a un’ampia gamma di offerte e prodotti. Non a caso l’Italia è anche una delle mete più gettonate per il bleisure, perché chi ha avuto modo di conoscere le bellezze dei dintorni durante il proprio viaggio di lavoro è felice di fermarsi più a lungo.
“L’Italia guida il turismo congressuale in Europa e si posiziona al secondo posto a livello mondiale. Questo risultato rilevante testimonia l’impegno e la credibilità della nostra Nazione a livello globale. La scelta dell’Italia come sede per congressi internazionali dimostra che è ambita non solo dai turisti convenzionali, ma anche da coloro che partecipano a eventi di questo tipo. Questo processo positivo genera un circolo virtuoso che beneficia l’intero settore turistico e contribuisce alla reputazione internazionale”, sostiene il Ministro del Turismo Daniela Santanché.
A trainare la Penisola c’è Roma che scala la classifica da quattordicesima a settima e altre città punto di riferimento per i meeting internazionali come Milano, Firenze, Bologna e Napoli. “Primeggiano le città italiane che sono divenute punto di riferimento internazionale per i viaggi di lavoro e per l’ospitalità congressuale – ha detto Ivana Jelinic, ad Enit -. Una nazione che è un concentrato di potenzialità che sta affermando in modo sempre più prorompente sulla scena internazionale. Italia competitiva a livello globale grazie alla scalata Icca internazionale peserà ancora maggiormente e consentirà di attrarre un pubblico selezionato e di alto livello composto da professionisti, esperti e decision marker provenienti da tutto il mondo”.
In base a Enit su dati Banca d’Italia, dati DRV, Data Appeal e indagine specifica della sede estera Enit nel 2023, 54,6 milioni di vacanzieri tedeschi effettuano viaggi di 5 o più giorni, in crescita del 14,2% rispetto all’anno precedente. Le spese di viaggio (servizi prenotati in anticipo) ammontano a 79 miliardi di euro e raggiungono livelli record, crescendo del 27% sul 2022 e superando del 14% il risultato del 2019. Dei 65 milioni di viaggi per vacanza di lunga durata (5 giorni e oltre), il 22% si svolge in Germania e il 78% all’estero: il 43,4% ha come destinazione i Paesi del Mediterraneo, l’11,0% l’Europa occidentale, il 6,8% l’Europa dell’Est, il 3,6% la Scandinavia e il 9,3% le mete a lunga distanza. Le agenzie di viaggio vendono oltre il 50% dei viaggi organizzati, soprattutto verso le località balneari del Mediterraneo e quelle su rotte a medio e lungo raggio
L’Italia continua a essere tra le mete turistiche più ambite dai viaggiatori tedeschi (8,2% dei viaggi per vacanza verso l’estero 2023), insieme ad altri mercati come Spagna (14,4%), Turchia (8,2%), Croazia (4,5%) e Grecia (4,2%).
Nel 2023, la Germania si conferma il primo Paese di provenienza per l’Italia con circa 12,5 milioni di viaggiatori, che rappresentano il 14,5% sul totale internazionale. Leader anche in termini di spesa turistica con oltre 8 miliardi di euro, il 15,6% sugli introiti complessivi dall’estero. Si viaggia in Italia principalmente per vacanza, motivazione che coinvolge il 53,2% dei tedeschi in viaggio nel Belpaese nel 2023 e circa il 70,0% della spesa sostenuta. Soprattutto a vantaggio delle mete balneari dove si conta il 19,0% dei turisti, il 26,4% delle entrate, il 30,0% dei pernottamenti. Seguono le città d’arte con il 13,0% circa delle preferenze, le località lacuali (11,3%) e di montagna (6,6%). Si confermano habitué delle vacanze in Italia i viaggiatori tra i 35 e i 44 anni (33,2%) e tra i 45 e i 64 anni (35,1%), con un’incidenza che supera il 30,0% per entrambi. La classe d’età 25-34 rappresenta il 18,0% della clientela, gli over 65 il 9,0% e la fascia più giovane 15-24 il 4,3%.
Per il 2024, il 60% degli operatori turistici contattati in Germania conferma il trend in aumento delle vendite verso l’Italia, in media del 30%, già iniziato alla fine dell’anno precedente. Il restante 40% dei TO si divide equamente nel segnalare una flessione (-5%) e una situazione di stabilità nel confronto con il 2023.
Oltre le mete balneari (+33%/40%), sono particolarmente ricercati i circuiti a tema enogastronomico (+30%) e i package tours con macchina a noleggio in Puglia, Calabria e Basilicata o il Self Drive specifico per Trentino Alto-Adige, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Lago di Garda (+27%). Sempre in auge la visita delle città d’arte, mentre risultano in crescita anche i tour in Sicilia per piccoli gruppi. Si conferma la preferenza per un prodotto di livello medio-alto, in presenza di una stretta selezione di strutture proposte secondo criteri sostenibili di alta qualità (+5%). Da gennaio a maggio, sono quasi 187 mila i passeggeri aeroportuali dalla Germania verso l’Italia, che, tra confermati e attesi, risultano in aumento del 4,2% sul 2023.
Si parte circa 45 giorni dopo la prenotazione del viaggio (tramite Gds), per un soggiorno di 5 notti. Complici i ponti di primavera, gli arrivi aeroportuali raggiungono il picco nelle ultime due settimane di aprile, una quota complessiva del 20,0% sul totale del periodo.
Da Francoforte, il 7,9% dei viaggiatori è diretto a Roma FCO, che riceve anche il 6,5% dei flussi da Monaco, mentre il 6,4% raggiunge Milano LIN, al quale si aggiunge il 3,6% dei passeggeri da Düsseldorf. Sempre da Francoforte, il 2,8% arriva a Napoli e il 2,5% a Venezia.
Per il trimestre estivo, risultano al momento 50 mila prenotazioni aeree dalla Germania, in crescita del 21,5% rispetto a giugno-agosto 2023. La finestra di prenotazione è di 120 giorni per un soggiorno in Italia di circa una settimana.
Tra le principali rotte, Roma si conferma la meta più ricercata del periodo con il 12,0% degli arrivi previsti da Francoforte e l’8,4% da Monaco verso FCO. Segue Venezia (3,9%), Catania (3,4%), Milano LIN (3,3%) e Napoli (2,2%) presso le quali si distribuisce il 12,8% dei passeggeri da Francoforte. Su Milano anche il 2,4% dei flussi da Amburgo e il 2,2% da Düsseldorf.
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