Mentre in pasticcerie e supermercati compaiono i primi panettoni e pandori (mica quelli strascaduti dell’anno scorso, ma quelli delle nuove produzioni), che sembra stiano andando a ruba soprattutto tra i tantissimi turisti stranieri in caccia di gastrosouvenir del Bel Paese, e quindi, a 129 giorni di distanza, s’inizia già a pensare al prossimo Natale, si stanno intanto vivendo le giornate clou di quest’estate da record.
È tradizione che la settimana estiva d’elezione, quella che registra il maggior numero di serrande abbassate nelle città, il maggior affollamento sulle spiagge e sui sentieri montani, è quella che inizia proprio a Ferragosto. Se poi la festa dell’Assunta cade di lunedì, si può essere certi che fino alla domenica successiva si vivrà in animazione sospesa, mentre tutte le filiere dell’industria del turismo saranno in lavoro straordinario.
Per il ponte tra il 12 e il 16 agosto (secondo dati Assoturismo) era stato riservato il 91% delle camere disponibili sulle principali piattaforme online, con punte del 96% per le località balneari e del 95% dei laghi, un tasso di occupazione superiore a quello registrato nel 2019 (86%). Un sorpasso agevolato proprio dal Ferragosto di lunedì, con prolungamento ad arrivare al week-end successivo. A essere prese d’assalto soprattutto le riviere, in particolare quelle di Ponente e Levante liguri e Costiera Amalfitana (al 98% di tasso di occupazione). Buoni risultati sono attesi anche per le località di montagna, con il 92% dell’occupazione, e per le località collinari e del turismo rurale (con medie del 91%).
Prosegue la tendenza positiva per le città/centri d’arte con una saturazione media dell’84%: sono soprattutto le piccole e medie città d’arte italiane a registrare i valori più elevati, a differenza delle “grandi” che talvolta si attestano sui livelli medi o leggermente inferiori. Buon recupero di prenotazioni anche per le strutture delle località termali e del benessere, con tassi di saturazione del 79% (71% il valore medio del 2019). Tra le regioni con i tassi di occupazioni più elevati si segnalano la Sardegna (97%), la Liguria (97%), il Trentino-Alto Adige e la Valle d’Aosta (entrambe al 96%). A seguire le Marche (95% di saturazione della disponibilità online), la Puglia e la Sicilia, entrambe con il 94% di saturazione.
“Anche a Ferragosto si conferma il dinamismo del comparto turistico, forse quello che ha dato il maggior contributo alla tenuta del Pil italiano in questa fase difficile – commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti -. Anche se il ritorno ai livelli pre-crisi riguarda, per ora, solo le presenze: la spesa dei viaggiatori è ancora inferiore a quella del 2019, e manca il turismo di lungo raggio. Senza contare che l’aumento dei costi energetici sta erodendo i margini delle attività”. “L’importante – conclude Messina – è che adesso non ci siano più stop: lavoriamo anzi perché la spinta della stagione estiva non si esaurisca a fine mese e prosegua anche in autunno. Occorre un piano per aiutare le imprese a sostenere il previsto shock dei costi energetici, e investimenti straordinari in destagionalizzazione e promozione: a partire dalle piccole e medie città d’arte, che sono un attrattore sia per il turismo domestico che per quello straniero”.
Turismo in netta ripresa, insomma: un quadro confermato anche dal recente Traveler Insights Report di Expedia Group Media Solutions, la piattaforma del gruppo Expedia, relativo al secondo quadrimestre 2022. Nella storia di Expedia (nata nel ’96 nell’area Microsoft, poi scorporata in spa autonoma nel ’99), le prenotazioni di alloggi hanno raggiunto il top. Nel confronto anno su anno il fatturato delle prenotazioni è aumentato a doppia cifra, la domanda di camere aumenta sul trimestre precedente, così come l’ADR, mentre il tasso di cancellazione risulta in calo rispetto allo stesso periodo del 2019. Praticamente la forte domanda, l’aumento dei costi del carburante e l’incremento dei voli a lungo raggio ha portato a un incremento globale del ticket Medio nel Q2.
Altro risultato del report: le persone sono sempre più alla ricerca di esperienze di viaggio più significative e più consapevoli. Secondo Expedia il 92% dei consumatori pensa sia importante per i fornitori di viaggi venire incontro alle richieste di accessibilità di tutti i viaggiatori. I viaggiatori in sostanza fanno attenzione all’importanza data dai brand a inclusione, diversità e accessibilità e questo influenza le scelte di acquisto: 7 viaggiatori su 10 sceglierebbero una destinazione più inclusiva anche se costasse di più.
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