Anche se gli eco-integralisti continuano a strillare che dove c’è turismo non può coesistere il rispetto ambientale, la travel & hospitality industry si sta invece orientando verso criteri di sostenibilità sempre più pervasivi, continuando nel frattempo a garantire quel 13% di valore in Pil su cui si è basata, e continua a basarsi gran parte della ripartenza economica italiana del post-pandemia. Se n’è parlato anche al recente Meet Forum 2024 (nona edizione), svoltosi al teatro Sanzio di Urbino, organizzato da Destination Italia, la Travel Tech italiana leader nel turismo incoming esperienziale nel segmento luxury, quotata su Euronext Growth Milan (terminerà l’8 marzo il collocamento di azioni di nuova emissione rinvenienti dal recente aumento di capitale). L’evento di Urbino ha preceduto quello, a livello nazionale, che si terrà a Napoli il 3 e 4 aprile, al centro congressi di Pietrarsa, che vedrà la partecipazione di stakeholder, opinion leader e istituzioni, con la ministra al Turismo Daniela Santanchè.



“La prossima sfida del turismo – ha detto Dina Ravera, presidente di Destination Italia – è la sostenibilità, e su questo il nostro Paese deve investire per ambire a diventare guida a livello europeo e migliorare la competitività e la capacità di attrazione. Il connubio tra turismo e sostenibilità offre al territorio nuove opportunità che vanno ben oltre il semplice sviluppo economico a breve termine. Il turismo non dovrebbe limitarsi a far visitare le destinazioni, ma dovrebbe impegnarsi a lasciare impronte positive, promuovendo pratiche ambientali, sociali e di governance (ESG) che garantiscano la sostenibilità e il benessere delle comunità e degli ecosistemi. Il turismo non è solo vedere nuovi luoghi, ma anche sostenerli per le generazioni future. Quello di Urbino è il primo di una serie di eventi che coinvolgeranno diverse Regioni del nostro Paese. La città di Urbino è stata scelta per l’impegno che l’amministrazione pone sui temi ambientali e perché, rientrando nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco, rappresenta la perfetta sintesi di come la conservazione del patrimonio storico e artistico possa coesistere con lo sviluppo sostenibile e l’innovazione”.



Il Meet Forum prosegue dunque sulla strada della concreta attuazione dei principi ESG nelle imprese della filiera turistica, promuovendo al contempo gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Nella convinzione che “la sensibilità dei turisti nei confronti della sostenibilità, e in particolare della tutela dell’ambiente meta dei viaggi stessi, vada affrontata con priorità da parte di tutti. Le nuove generazioni di turisti, infatti, sono molto più selettive ed esigenti nella scelta di mete e servizi sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale e organizzativo”. Al Forum si sono confrontati esponenti e opinion leader del mondo istituzionale, culturale, sociale, manageriale, accademico con le imprese del settore turistico per individuare criticità e buone prassi, orientare gli operatori verso l’innovazione, creare sinergie virtuose e sensibilizzare gli stakeholder sul tema della sostenibilità in chiave turistica. Tra i temi affrontati, con la collaborazione di CIM (la confederazione italiani nel mondo), anche il Turismo delle Radici, progetto al centro dell’agenda del Pnrr 2024 per promuovere il turismo di ritorno dei turisti di origine italiane, in grado di instaurare un forte legame emotivo con i luoghi natii. “Negli ultimi anni – ha detto Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche – abbiamo visto come si stiano modificando le esigenze dei turisti, che cercano sempre più un’esperienza di viaggio trasversale, che comprenda esperienze di qualità a contatto con la natura e con una grande attenzione verso l’innovazione e lo sviluppo sostenibile”.



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