Lo scorso anno, nel 2022, i turisti tedeschi sono cresciuti dell’89% rispetto all’anno precedente, sfiorando i 16 milioni. I pernottamenti sono stati 58.5 milioni poiché i turisti restano in media una settimana (più precisamente, 6.2 giorni). La spesa è oltre i cinque miliardi di euro. Quest’anno, come sottolinea l’ente del turismo, saranno ancora di più: i tedeschi sono sempre al primo posto tra i visitatori in Italia. Il turismo, però, va regolamentato, altrimenti rischia di morire.



Come sottolinea Italia Oggi, in Germania il periodo che va dal 30 maggio al 9 giugno è di vacanza: per questo, nelle autostrade d’Italia si sono formate lunghe code di auto dirette al sud. A Roma, invece, il boom di turisti impedisce persino di passeggiare per il centro: tanti i visitatori, così come tante anche le proteste dei cittadini con il comune che ha rinviato l’ordinanza che consentiva di aprire altri spacci di bevande e fast food nei negozi chiusi per crisi. La situazione, infatti, è diventata invivibile. 



Turisti in Italia, le soluzioni per un turismo sostenibile

Soren Kittel, sulla Berliner Zeitung, racconta che recatosi a Roma per passare alcuni giorni di vacanza, non è riuscito a vedere la Fontana di Trevi perché coperto da turisti che si scattavano selfie. Non solo la Capitale: anche altre città di Italia sono alle prese con il problema del turismo massiccio. A Venezia si pensa di far pagare un biglietto d’ingresso ai visitatori, perché anche qui i turisti non riescono a camminare verso Piazza San Marco.

E proprio i turisti tedeschi, sarebbero d’accordo con le misure di limitazione al turismo, come quelle di vietare le auto a Ischia e a Procida o persino a Lampedusa. E per questo elogiano i comuni del Trentino che hanno chiuso l’accesso alle auto in certe valli. Così, se anche le spiagge libere fossero a numero chiuso, come si propone in Sardegna, secondo i visitatori dalla Germania, il turismo potrebbe solo beneficiarne.