L’economia dell’Italia che sembra divisa quasi perfettamente in due: da una parte un turismo che sta tornando a volare a livelli pre covid, dall’altra un preoccupante calo dell’industria manifatturiera, ma anche dell’edilizia e dell’agricoltura. Una fotografia scattata dal Corriere della Sera, che attraverso il proprio sito online esterna tutti i numeri di Istat ed Eurostat, riguardanti la crescita o la decrescita del nostro amato Paese, l’economia dell’Italia. Partiamo da una prima certezza: dal primo aprile al 30 giugno 2024 l’attività economica dell’Italia ha continuato la sua crescita, mantenendosi in media con gli stati membri dell’Unione Europea e al di sopra della Germania (ma al di sotto di Spagna e Francia).



Il Pil dell’Italia, grazie anche al turismo, è aumentato di preciso dello 0,2 per cento rispetto ai primi tre mesi dell’anno, che era già aumentato dello 0,3. Come ricorda il quotidiano di Solferino, il raffronto con i mesi precedenti resta però un po’ “bugiardo” visto che nell’economia e nella crescita dell’Italia pesava fino al 2023 il Superbonus e gli aiuti concessi all’edilizia, che avevano trainato il settore.



TURISMO ITALIA CRESCE: IL PIL SUPERERA’ LE PREVISIONI A FINE 2024?

Ora invece, con l’eliminazione della misura da parte del governo Meloni, la crescita sta avvenendo appunto senza “aiuti” e soprattutto senza dare vita ad un ulteriore debito pubblico. Per il Corriere della Sera si tratta di una crescita quasi da “tarda Prima Repubblica” e soprattutto una situazione ben più rosea di quanto alcuni addetti ai lavori avevano previsto, a cominciare dalle previsioni del Fondo monetario internazionale, che parlavano di una crescita pari allo 0,7 per cento su tutto il 2024, numero già pareggiato ma solo nella metà dell’anno in corso, forse proprio grazie al boom del turismo in Italia.



Al termine dell’anno in corso il Pil potrebbe quindi superare l’1 per cento preventivato dal governo, e si tratterebbe senza dubbio di un traguardo positivo per l’economia dell’Italia, ennesimo sintomo di uno slegamento dal Superbonus.

TURISMO RECORD IN ITALIA MA LE FONDERIE SONO IN GRAVE PERDITA

Attenzione però, perchè non è tutto rose e fiori visto che, se il turismo sta trainando l’economia dell’Italia, dall’altra ci sono aziende soprattutto a maggior consumo di energia, come ad esempio l’industria del packaging ma anche della chimica e dei metalli, che stanno facendo non poca fatica proprio per via di un alto costo dell’elettricità, con prezzi ben più alti delle altre big europee ed evidentemente penalizzanti.

Produrre comporta costi ingenti per quelle aziende altamente energivore, di conseguenza il solo settore delle fonderie ha perso un decimo del totale del fatturato su base annua. C’è invece un turismo che in Italia registra un boom di stranieri, +20% rispetto agli stessi mesi del 2023, e che da solo vale il 15 per cento del prodotto lordo italiano. Quali prospettive quindi per il 2025 e l’economia dell’Italia? Per il Corriere della Sera servirebbe un piano per ridurre i costi dell’energia, ma anche per le imprese e le famiglie, ma per il momento non si vede la luce in fondo al tunnel.