Il turismo italiano cresce grazie alla presenza folta di stranieri nel nostro Paese. Se la domanda interna italiana è in linea con lo scorso anno, cresce quella estera: a dirlo è il report per il mese di agosto del Centro Studi Turistici di Firenze per Assolutismo Confesercenti. Nel mese in corso, sono circa 86 milioni le presenze nelle strutture ricettive ufficiali del nostro Paese e la stima dice che questo numero corrisponde al 20% del totale dell’anno: agosto, dunque, resta il mese preferito dai turisti che scelgono proprio l’Italia per passare le proprie vacanze estive.



Assoturismo, in una nota, spiega che secondo le stime, in valori assoluti, “il mercato italiano dovrebbe registrare comunque 49,5 milioni di presenze, il 58% dell’intero movimento turistico del mese”. Per quanto riguarda i mercati esteri, “le stime indicano invece circa 36,3 milioni di presenze”. Tanti scelgono il Settentrione per passare le proprie ferie: in particolare il Nord Est ha farà registrare il 41,5% delle presenze complessive. Particolarmente appetibili per i turisti anche le zone del Sud e delle Isole: queste zone di mare faranno registrare in totale 20,8 milioni di pernottamenti, pari al 24,3% del totale.



Turismo italiano in crescita, ma cala la domanda interna

Tanti turisti in Italia sceglieranno anche il Centro Italia, dunque le città d’arte che vi si trovano e in qualche caso il mare o il relax di zone come Abruzzo o Umbria. Come spiegato da Assoturismo, si stimano circa 18 milioni di pernottamenti, pari al 20,9%. Nel Nord Ovest, infine, ci saranno in totale circa 11,4 milioni di turisti, cioè il 13,3% del totale. Vittorio Messina, presidente di Assoturismo, ha spiegato: “Per questo agosto le previsioni sono positive, anche se si sente una certa stanchezza della domanda turistica interna, un problema soprattutto nelle località minori”.



A pesare in particolare sul calo del turismo interno in Italia è soprattutto il potere d’acquisto delle famiglie e la concorrenza di mete estere. Secondo Messina, però, un peso lo hanno avuto anche gli eventi climatici anomali, “che hanno ridotto fortemente le mini vacanze del weekend degli italiani“. Per questo, a suo dire, andrebbe valutato attentamente l’impatto del “cambiamento climatico sull’economia dei servizi”, che risulta sempre più evidente anche in ambiti come il turismo.