Il turismo ha tante facce, è un movimento spinto da soggettività che possono anche esulare da condivisioni, o al contrario convergere in fenomeni massivi (overtourism). Dalla vacanza (intesa come la sospensione dell’attività lavorativa quotidiana) al turismo (che è invece un’attività di viaggio e soggiorno con finalità ricreative o d’istruzione) c’è un mondo che coinvolge tante industry, dall’ospitalità alla ristorazione, passando attraverso tutta l’enorme filiera dei servizi annessi.
Oggi, con il turismo nel suo complesso in piena ripresa, torna prepotente l’urgenza di definirlo e programmarlo nella sua misura più sostenibile, per coniugare le istanze degli operatori dell’accoglienza con la necessità di tutelare i territori da possibili stravolgimenti di culture, tradizioni, stili di vita. Il tema, discusso già da molti anni ma diventato ancora più centrale post-pandemia, è stato recentemente protagonista a Salerno, nei Quadri generali del turismo sostenibile. Ed è stato anche ripreso in una lettera aperta diffusa dagli attivisti della riserva Biosfera MAB Unesco Isole di Toscana, che sollecitano uno studio finalizzato ad “analizzare i tipi di turismo presenti sul territorio ed eventualmente suggerirne altri compatibili con il territorio, comprendendone e valutandone flussi, dinamiche, profili, impatto economico (indotto, occupazione generato per la comunità locale), impatto sociale (qualità dell’interazione con le comunità locali, generazione di servizi che possono essere fruiti anche dalla comunità locale), impatto ambientale (consumo di risorse, impatto sulla capacità di carico dei luoghi simbolici) e riflessioni su numero chiuso, impatto sugli habitat e sugli ecosistemi)”.
Uno studio che sembrerebbe ideale per qualsiasi destinazione in Italia, visto che il nostro Paese si è confermata a livello europeo tra le mete più attrattive per i turisti stranieri, in particolare quelli anglo-americani. Il suo livello di notorietà è pari al 62%, davanti a Spagna (58%), Grecia e Francia (entrambi a 50%), mentre quello di attrattività (ovvero di quale meta gli intervistati intendono scegliere per un futuro viaggio) è pari al 47%, sempre davanti agli altri Paesi mediterranei. Sono dati raccolti nella terza edizione della ricerca “Comunicazione, media e turismo”, realizzata dal Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi (CeRTA) e Cattolica per il Turismo in collaborazione con Publitalia ’80. Il report completo sarà illustrato, alla presenza della ministra del Turismo Daniela Santanchè, dagli autori Massimo Scaglioni, direttore CeRTA e responsabile scientifico della ricerca, Vincenzo Zulli, coordinatore Business Development Cattolica per il Turismo, e Matteo Cardani, direttore generale marketing Publitalia ’80, nell’ambito del convegno “Comunicare il turismo sostenibile. Il posizionamento dell’Italia nel percorso verso la sostenibilità: viaggiatori, luoghi, operatori”, in programma lunedì, alle 10:30, nell’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. L’evento sarà introdotto dal Rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli.
La ricerca, oltre a indagare modelli e attitudini del turismo internazionale, dedica particolare attenzione alla sostenibilità per capire in che modo le tematiche a essa collegate possano influenzare le decisioni dei viaggiatori nel definire una destinazione piuttosto che un’altra. Di questo discuteranno anche i relatori nella tavola rotonda intitolata “La sfida della sostenibilità”, che sarà articolata in due sessioni. Alla prima, sul tema “Promozione del territorio, sviluppo della ricettività e formazione delle risorse”, parteciperanno Gianni Battaiola, presidente Federalberghi Trentino, Giacomo Fasitta, chief sustainability officer TH Resorts, Ivana Jelinic, amministratore delegato ENIT, Barbara Mazzali, assessore al Turismo, marketing territoriale e moda Regione Lombardia. Nella seconda sessione, intitolata “Infrastrutture, innovazione, intermodalità e comunicazione”, si confronteranno Leonardo Massa, Managing Director Italia MSC Crociere, Giovanni Perosino, chief marketing officer ITA Airways, Stefano Porro, external relations & institutional affairs director Mundys, Luca Torchia, chief communication officer Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane (in collegamento), Mario Zanetti, direttore generale Costa Crociere.
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