Non si tratta più di credit crunch, la stretta o il ritardo creditizio che negli ultimi anni ha ostacolato l’azione di impresa di tante aziende italiane. Adesso l’accesso al finanziamento e l’individuazione dei percorsi più adatti per l’attivazione delle linee di sostegno all’attività sono diventate le necessità più immediate per le aziende che stanno faticosamente tentando una qualche ripartenza post lockdown. Soprattutto nel turismo, un settore che fino all’inizio di questo sfortunato 2020 valeva il 13% del Pil, e che adesso si trova drasticamente compromesso dalla mancanza totale dei viaggiatori stranieri e da una congiuntura interna che demotiva, nell’incertezza, anche tanti potenziali vacanzieri italiani.
Adesso Intesa Sanpaolo, Federturismo, Confindustria Alberghi e Federterme hanno condiviso l’importanza e la necessità di attivare un pacchetto di soluzioni dedicato alle aziende rappresentate dalle rispettive associazioni, che consenta loro di superare un periodo più lungo di difficoltà, di salvaguardare l’occupazione e di porre le basi per una ripresa sicuramente posticipata rispetto ad altri settori dell’economia.
Intesa Sanpaolo e le Federazioni interessate dall’accordo hanno deciso di avviare sin da subito – attraverso la costituzione di tavoli di lavoro sia comuni, sia dedicati alle singole specificità del comparto interessato – un percorso volto a individuare tutte le azioni da intraprendere, in coerenza con le norme di legge, al fine di mettere in campo i migliori strumenti – non solo finanziari – di accompagnamento delle imprese del settore per sostenerne l’immediato rilancio.
In particolare, Intesa Sanpaolo potrà accompagnare le aziende associate, attraverso azioni e strumenti concreti al fine di fornire supporto finanziario alle imprese mediante l’attivazione di finanziamenti tailor-made per la realizzazione, l’ampliamento e il miglioramento delle strutture turistiche, compresa l’attivazione degli strumenti garantiti dalla Bei e dal Fondo europeo per gli investimenti (Fei); nonché l’apertura di credito stagionale a breve termine per esigenze di liquidità e anticipo sulle prenotazioni dei soggiorni, rimborsabili anche attraverso gli incassi derivanti dall’operatività dei Pos.
Verranno anche messe a disposizione degli associati le competenze che Intesa Sanpaolo ha maturato nel settore attraverso il proprio Desk Turismo: un team di risorse dedicate in grado di assistere le imprese dalla valutazione dei progetti di investimento alla predisposizione del business plan. In aggiunta, completeranno l’offerta, l’accesso per tutti gli associati al plafond Circular Economy della banca, l’accesso alle soluzioni formative del Gruppo; così come la messa a disposizione delle più moderne tecnologie legate agli strumenti di incasso e pagamento; e – attraverso Intesa Sanpaolo Forvalue – la disponibilità di servizi non finanziari, di e-commerce e di strumenti informatici per favorire lo smart working. Le imprese associate potranno inoltre utilizzare la piattaforma Welfare Hub di Intesa Sanpaolo, dove sono disponibili prodotti e servizi di welfare aziendale da destinare ai propri dipendenti.
In aggiunta, alle aziende associate, Intesa Sanpaolo metterà a disposizione una nuova soluzione assicurativa della neonata società Intesa Sanpaolo Rbm Salute, a maggior tutela in caso di contrazione del virus; e, per il settore termale, l’accesso ad evoluti strumenti di ingegneria finanziaria gestiti dalla Banca europea per gli investimenti (Bei).
L’iniziativa è parte integrante delle misure straordinarie già avviate in questi mesi da Intesa Sanpaolo a sostegno dell’economia, delle imprese e delle famiglie italiane, anche grazie alle misure varate dal Governo: 50 miliardi di euro di credito complessivo a favore del Paese per l’emergenza Covid-19. In questo quadro, le aziende rappresentate dalle rispettive Federazioni potranno accedere alle seguenti misure straordinarie: sospensione straordinaria sino a 24 mesi dei finanziamenti a medio-lungo termine in essere, rivolta al solo settore turistico-alberghiero per la sola quota capitale o per l’intera rata, e richiedibile entro il 30 settembre 2020 in alternativa alla moratoria di Legge prevista dal DL Cura Italia; nuovi finanziamenti per le imprese di tutto il territorio nazionale a supporto della gestione del circolante, declinata attraverso linee di credito aggiuntive rispetto a quelle preesistenti, nella formula del 18 mesi – un giorno, con sei mesi di pre-ammortamento; supporto per la liquidità rivolto ai clienti Intesa Sanpaolo, e tra questi le imprese associate, grazie a linee di credito già deliberate a loro favore e ora messe a disposizione per finalità ampie e flessibili, quali la gestione dei pagamenti urgenti; soluzione per gli investimenti e la liquidità attraverso finanziamenti a medio-lungo termine, di durata fino a 72 mesi e con un preammortamento che potrà arrivare sino a 36 mesi.
“Nel nuovo scenario post Covid è diventato imprescindibile per le imprese turistiche – ha detto la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli – avvalersi di una consulenza specialistica e di un’assistenza specifica da parte di un istituto bancario che possa tutelarle, supportarle e indirizzarle nelle scelte per facilitarne la riapertura. Ad iniziare da soluzioni creditizie dedicate attraverso linee di credito aggiuntive. E siamo ancor più soddisfatti di aver sottoscritto questo accordo con una banca accreditata come Intesa Sanpaolo che ha da sempre dimostrato di riconoscere nel turismo una leva di crescita strategica per il Paese”.
“In questi mesi non facili per le imprese e per il settore tutto, – ha aggiunto Barbara Maria Casillo direttore generale Confindustria Alberghi – abbiamo lavorato con Intesa Sanpaolo per offrire all’industria alberghiera un primo set di risposte alle molte e diverse esigenze che l’emergenza Covid ha determinato. Questo accordo è un primo importante passo in avanti, ma soprattutto apre la strada per un dialogo sempre più attento e proficuo tra il mondo alberghiero e la banca, fondamentale per gestire al meglio un periodo così complesso come quello che stiamo vivendo”.
“Questo accordo – ha dichiarato Massimo Caputi, presidente di Federterme – è stato fortemente voluto dal sistema Turismo di Confindustria per affiancare alle nostre imprese la prima banca italiana che è particolarmente attenta al settore. Il supporto sarà utilizzato dai nostri Associati del mondo termale per attuare una evoluzione di prodotto da termalismo tradizionale a benessere del futuro”.