È sbarcato in laguna, l’altro giorno, uno dei più importanti uomini d’affari del Medio Oriente. Si tratta di Kamel Abou-Aly, azionista di Egyptian Media Group e presidente di Pick Albatross Holding for Tourism, che – accompagnato da una delegazione egiziana di imprenditori del settore – è stato ricevuto dal presidente del Consiglio regionale veneto Roberto Ciambetti. Un incontro-sondaggio in vista di possibili nuovi investimenti nell’ambito del settore alberghiero e dell’hotellerie di lusso. “Con circa 70 mln di presenze all’anno – ha detto Ciambetti -, il Veneto è la prima regione d’Italia per numero di turisti: un dato non solo quantitativo ma soprattutto qualitativo, facendo della formazione, dell’elevato livello di accoglienza, della professionalità, della combinazione tra hard skills e soft skills, i propri tratti distintivi e quello per cui si può parlare di un vero e proprio modello veneto. L’intenzione di fare investimenti a Venezia e in Veneto, da parte di Kamel Abu Ali e del suo gruppo, sono la conferma del valore di questo modello e dell’attrattività della nostra regione”.
Il manager egiziano nella sua tappa veneziana era accompagnato da Giulio Contini, direttore della SIO, la Scuola italiana di Ospitalità, che – in partnership con Ca’ Foscari – ha progettato ed eroga il Corso di Laurea in Hospitality Innovation and e-tourism. Un corso di studi che è risultato tra i primi 100 al mondo nella categoria “Hospitality & leisure management” secondo il World university rankings 2023, una delle più importanti classifiche mondiali degli atenei. Lo scopo dell’incontro tra Abu Ali e Contini era quello di valutare la possibilità di creare sinergie nel know-how delle professionalità nel mondo dell’hospitality, visto che il gruppo Pick Albatross, oltre alla gestione di una trentina di strutture, è proprietario anche di un istituto universitario ad Hurghada, sul Mar Rosso, dedicato proprio all’hospitality. “L’obiettivo – ha detto il direttore della SIO – è una collaborazione accademica, soprattutto per la formazione professionale, con vicendevole scambio di studenti in stages tra strutture italiane ed egiziane. Si potrebbe anche ipotizzare di arrivare a un percorso di doppia laurea. Per Abu Ali l’Italia vanta un modello di sviluppo per il turismo, e sa che per crescere si deve imparare dai migliori e che il settore del turismo non può davvero prescindere da un’adeguata formazione”.
Il corso triennale di Hospitality a Ca’ Foscari, in partnership con SIO, conta una novantina di studenti su due anni e si è ancora in attesa che si chiudano le iscrizioni per il nuovo anno accademico: dal prossimo, invece, arriveranno i primi laureati. “Il corso di studi riserva anche dieci posti per iscrizioni extra Unione europea, e sono arrivate più di 300 domande – precisa Contini -. È un corso totalmente in inglese, con uno stage per ogni anno, progettato e gestito da SIO. Stages proficui, visto che arrivano continuamente proposte di assunzione dalle aziende dove i ragazzi li stanno svolgendo”.
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