L’Hotel Cenacolo di Assisi è l’ultimo arrivato per il gruppo TH Resorts, una gestione acquisita appena l’autunno scorso, che ha promosso TH una delle realtà recettive più grandi della città: alle 110 camere del Cenacolo vanno infatti aggiunte le 55 dell’altro hotel già in gestione, il TH Casa Leonori. Il Cenacolo è affidato all’hotel manager Giuseppe Crucitti.



Direttore, una new entry che poco dopo l’apertura si è scontrata con l’effetto Covid.

Purtroppo è così. E per un quattro stelle come questo è un vero peccato. Anche perché la struttura è stata oggetto di un bellissimo recupero del ricovero francescano di Santa Maria degli Angeli di Assisi, un restauro che ha mantenuta inalterata la struttura originaria, rispettandone le suggestioni locali grazie a un ricercato utilizzo di materiali, quali la pietra di Assisi. L’ex convento è immerso nelle colline umbre, a due passi dai luoghi di maggior richiamo della città, con tre sale congressi e una grande sala eventi da 230 posti a sedere, perché l’hotel si presta agevolmente ai viaggiatori leisure ma anche business.



Assisi infatti ha un turismo molto particolare, un po’ religioso, un po’ esperienziale, un po’ da città d’arte, un po’ d’affari.

È vero, noi infatti definiamo il Cenacolo un “urban resort”, una struttura raffinata e poliedrica, che offre comunque tutte le sicurezze sanitarie imposte dalle circostanze, dai distanziamenti alle sanificazioni ambientali, alla ristorazione sempre servita e via dicendo, seguendo i protocolli stabiliti da TH per tutti i propri hotel.

Attualmente le due strutture TH ad Assisi sono chiuse, come quasi la totalità degli alberghi cittadini. Previsioni per la riapertura?



Noi riapriremo il Cenacolo l’1 agosto, per casa Leonori ancora non sono state definite date certe, dipenderà dall’andamento dei contagi e soprattutto dal sentiment dei viaggiatori. Però qui abbiamo già segnali positivi: non mancano le prenotazioni anche per settembre. Addirittura ci è stato anche confermato un evento con 200 persone per l’8 agosto. Certo, non c’è ancora ombra di stranieri, che qui ad Assisi rappresentavano il 50% delle presenze: se ne riparlerà probabilmente la prossima estate del 2021.

Per cui solo mercato domestico.

Esatto, e anche qui con qualche differenza rispetto al trend abituale. Ad esempio non c’è traccia dei pullman dei pellegrini, che solitamente intasavano i parcheggi comunali, però le presenze in hotel si preannunciano dilatate: se fino all’anno scorso i turisti si fermavano due o tre notti, adesso le prenotazioni sono per soggiorni settimanali. Meno arrivi e più presenze, insomma, statisticamente parlando.

Su cosa si pensa di puntare, per la ripresa?

Sulla certezza di un soggiorno sicuro, in una città come questa, di per sé Covid free. Punteremo poi molto sulla ripresa degli eventi (matrimoni, cresime, compleanni e via dicendo) e del congressuale (anche questo un settore che s’è di fatto paralizzato con la pandemia), visto che insieme le nostre due strutture TH offrono nove sale, a dimensioni variabili, con tutte le garanzie di sanificazione immaginabili. Io sono certo che la risposta arriverà. A preoccupare, semmai, è piuttosto la ventilata possibilità di una seconda ondata, dopo l’estate. Questa, per noi come per l’intero sistema Paese, sarebbe davvero devastante.

(Alberto Beggiolini)