La Calabria negli ultimi giorni è stata al centro di polemiche legate a spot e a frasi poco felici. Come quelle comparse (e poi rimosse) sul sito di Easyjet, secondo cui “questa regione soffre di un’evidente assenza di turisti a causa della sua storia di attività mafiosa e di terremoti”, o quelle che si leggono in un video realizzato da Klaus Davi per promuovere il turismo nella Locride che hanno irritato i Sindaci del Veneto, oltre che diversi cittadini del nord Italia. L’assessore al Lavoro, Sviluppo e Turismo della Calabria, Fausto Orsomarso, sa bene quanto sia importante il turismo per la sua regione, che può contare sul fatto di essere a tutti gli effetti Covid-free, e anche per questo sono già stati messi in campo diverse misure e strumenti per dare una spinta a un settore messo a dura prova nel Paese.
La Calabria è sicuramente una regione dove il turismo ha un ruolo centrale e con lei al timone si prospetta una stagione da ricordare…
Il settore del turismo è certamente trainante in una regione come la Calabria che viene spesso citata per i suoi 800 chilometri di costa, ma che non è solo mare meraviglioso, spiagge bianche e scogliere piene di fascino, ma offre al visitatore un’infinità di occasioni per scoprire i tesori millenari di una terra che ha i suoi punti di forza nella sua storia, nella sua identità, nel fascino di un luogo da esplorare e scoprire. Purtroppo la Calabria è una destinazione ancora sottovalutata e poco conosciuta, spesso penalizzata da un racconto superficiale e pieno di pregiudizi, come abbiamo avuto modo di rilevare in questi giorni, non solo con la vicenda Easyjet ma anche per il modo allarmistico in cui la stampa nazionale ha affrontato il tema delle zone rosse. In realtà, la Calabria ha gestito tanto bene l’emergenza da avere il grado di infezione più basso d’Italia, oggi si propone come regione Covid-Free e questo per noi deve rappresentare un’occasione importante di rilancio anche nel settore del turismo.
Quali sono le misure che avete messo in campo per questo obiettivo?
Noi abbiamo fatto di tutto perché questa non sia innanzitutto una stagione da dimenticare, e già nel pieno dell’emergenza coronavirus abbiamo pensato a misure e strumenti finanziari per sostenere le imprese del settore e aiutarle a superare la crisi. Abbiamo pensato a dei bandi per dare un contributo alle famiglie che decidono di soggiornare nelle strutture della regione, un altro bando che prevede un bonus per i giovani da spendere in iniziative culturali o di svago o nella ristorazione, ma anche finanziamenti a sostegno delle strutture ricettive. Con Accogli Calabria, StainCalabria e InCalabria abbiamo immesso nella nostra economia turistica circa 50 milioni di euro. Abbiamo pensato a misure complementari a quelle adottate dal Governo, che abbiamo concertato con gli operatori del settore e le organizzazioni di categoria, con le quali abbiamo puntato a salvaguardare, per quanto possibile, la competitività del nostro sistema turistico in un mercato delle vacanze inevitabilmente condizionato dalla pandemia.
Non poco filo da torcere avete dato al Governo anche dinanzi alle restrizioni per il lockdown dei mesi scorsi.
La Calabria, che grazie al rispetto delle regole ha tenuto sempre sotto controllo l’andamento dei contagi, ha semplicemente adottato delle soluzioni di buonsenso, che puntavano a dare respiro alle attività economiche senza mettere a rischio la sicurezza dei cittadini. Il Governo ha percorso la strada dello scontro istituzionale, ma i fatti hanno dato ragione alla Calabria, che alla fine è stata un modello sul piano nazionale, sia sotto gli aspetti della gestione sanitaria che sulle misure economiche di contrasto alla crisi.
Come risponde all’ignobile campagna di Easyjet?
È stato incredibile leggere sul sito web della compagnia aerea la descrizione di una Calabria caratterizzata dalla mafia e dai terremoti. Anche il nuovo testo della scheda, a tratti grottesco come nella parte in cui fa riferimento ai paesaggi alpini, dimostra una profonda ignoranza mescolata ad antichi pregiudizi. Ritengo che Easyjet debba risarcire la Calabria da un danno di immagine gravissimo. Dal canto nostro dobbiamo rispondere con strategie di marketing e di informazione più efficaci, ma anche maggiori servizi, migliori collegamenti e una più curata formazione delle professionalità. Inoltre, dobbiamo imparare a fare rete, e su questo la pandemia credo possa essere servita in termini di cambio di mentalità, e a mettere in collegamento i tanti pezzi della nostra offerta turistica che devono essere portati a sistema per migliorare l’attrattività e moltiplicare gli effetti in termini di economia ed occupazione.
Ci dia almeno 5 motivi per trascorrere le vacanze in Calabria.
Potrei dire i nostri mari, le nostre montagne, i nostri borghi, i nostri giacimenti culturali e archeologici, la nostra offerta eno-gastronomica. Ma in una parola dico il nostro patrimonio di identità che può offrire al visitatore un turismo lento e intenso, fatto di emozioni, di scoperte, di accoglienza, di esperienze che possono essere vissute solo qui e non possono essere ritrovate altrove. Oggi con ancora più serenità in una regione libera dal Covid e pronta ad accogliere i visitatori in piena sicurezza.