Per la montagna è tempo di tirare le somme, in vista della prossima stagione della neve e per stabilire iniziative e investimenti da intraprendere per garantire sempre maggiore qualità e competitività. Dall’assemblea dei soci degli impianti funiviari di Campiglio, svoltasi ieri, è emerso un dato che porta sul comprensorio una poderosa iniezione di fiducia e di orgoglio. In base al numero di primi ingressi, infatti, nel ranking delle top 15 destinazioni più frequentate al mondo Campiglio Dolomiti di Brenta ha conquistato il primo posto, davanti ad Arlberg, La Plagne, Saalbach Hinterglemm. Ed è al primo posto anche nella classifica Top italiana ski resort (dello Skipass panorama turismo). L’altra skiarea italiana della classifica top 15 delle mete più frequentate è Gardena Alpe di Siusi, all’ottavo posto.
Nella relazione presentata in assemblea sono stati evidenziati anche i dati dei ricavi d’esercizio, che riassumiamo. Funivie Folgarida Marilleva spa (60 km di piste, 24 impianti, 1.259.338 primi ingressi, per 11.845.118 passaggi totali) nell’esercizio 2013/14 contavano su un ricavo totale di 25.130.696 euro; nell’esercizio 2021/22 il ricavo era salito a 30.709.492, e nel 2022/23 è stato di 41.568.888, per una variazione del 65,41% della stagione 2022/23 su quella 2013/14 e del 35,36% su quella 2021/22. Funivie Madonna di Campiglio spa (60 km di piste, 20 impianti, 1.528.970 primi ingressi, con 12.211.297 passaggi totali) registrava nella stagione 2013/14 un ricavo di 27.084.123 euro, nell’esercizio 2021/22 40.586.461, in quello 2022/23 49.558.423 per una variazione dell’82,98% dell’esercizio 2022/23 su quello del 2013/14, e del 22,11% dell’ultimo rispetto al precedente. Per Funivie Pinzolo spa (30 km di piste, 14 impianti, 312.505 primi ingressi, per 3.353.681 passaggi totali) il ricavo dell’esercizio 2013/14 fu di 7.421.369, nel 2021/22 10.233.877, nel 2022/23 13.378.022, per una variazione dell’ultimo rispetto al primo dell’80,26%, e del 30,72% dell’ultimo rispetto al precedente. Il totale dei ricavi della skiarea nell’esercizio 2013/14 era di 59.636.188 euro, in quello 2021/22 81.529.830, e in quello 2022/23 104.505.333, per una variazione del 75,24% dell’ultimo rispetto al primo e del 28,18% dell’ultimo sul precedente.
“I dati – specifica la relazione – dimostrano che la presenza e la produttività del sistema SkiArea Campiglio continua a dare un contributo rilevante in termini di indotto economico e sociale. SkiArea nell’ultimo esercizio ha significato 504 dipendenti (di cui 157 fissi), 12 milioni di euro di capacità di spesa generata nel territorio grazie alle retribuzioni nette erogate, più di 836 milioni di euro di indotto”. Un quadro più che positivo, tanto da portare (fatto che non succedeva dal 2007) a staccare un dividendo pari a 0,09 euro per cedola.
Non sono mancate note più critiche, come quelle espresse da Sergio Collini, presidente delle Funivie Campiglio e di Funivie Folgarida Marilleva (il vero regista della rinascita di quest’ultima destinazione) che ha criticato i consorzi locali che dovrebbero assicurare eventi ed appuntamenti di richiamo anche nella stagione estiva, anche nella Val di Sole. Iniziative che invece, secondo Collini, sono mancate, al punto che gli impianti funiviari di Folgarida Marilleva nella stagione estiva arrivano a perdite consistenti, attorno al milione di euro, imputate appunto alla carenza di appeal della destinazione. Discorso ben diverso per l’inverno-neve: per la prossima stagione, oltre agli interventi di manutenzione sugli impianti esistenti, si prevede un nuovo impianto di risalita, chiamato “Biancaneve” (partenza proprio davanti al TH Resort di Marilleva), in sostituzione dell’attuale sciovia con una seggiovia quadriposto dotata di sistemi di protezione anticaduta per i bambini.
Non mancherà nemmeno la riqualificazione dell’area Campo scuola (servito da un impianto di innevamento programmato in funzione fin dall’inizio della stagione) con nuove piste facili, attraverso la creazione di una zona dedicata a campo scuola primi passi, unitamente alla realizzazione di una nuova pista facile di avviamento allo sci, servite dal nuovo impianto e dai tappeti mobili. Ci sarà pure una pista da slittino, adiacente il campo scuola e servita dalla stessa “Biancaneve”.
Il comprensorio nella prossima stagione invernale potrà anche contare sul nuovo bacino di raccolta idrica in val Mastellina, un invaso (capace di contenere 180mila metri cubi d’acqua) che garantirà l’innevamento programmato indipendentemente dagli approvvigionamenti correnti. Un’opera fondamentale, che ha richiesto un investimento di 10 milioni di euro.
Infine, nel quadro del riordino finanziario e societario, è stato deciso di porre in vendita circa un milione di azioni, a 1,25 euro l’una, risultanti dall’eccedenza del passaggio tra cedole ordinarie e privilegiate stabilito proprio per uniformare l’asset.
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