Ricordate gli elenchi telefonici? E le Pagine gialle? Sono state per decenni le enciclopedie degli utenti telefonici e delle imprese italiane. Ma non solo: uno stampatore padovano vide crescere esponenzialmente il suo business sfornando gli elenchi per alcuni Stati africani.
E ricordate i punti telefonici Sip, dove si potevano trovare gli elenchi di tutte le regioni? Oggi è cambiato tutto, e le generazioni meno stagionate neanche s’immaginano che potessero esistere volumi con le indicazioni (numeri telefonici ma anche indirizzi) di tutti coloro fossero in possesso di un apparecchio telefonico.
Oggi la tecnologia garantisce un cellulare (o due, o tre…) a ciascuno, nonché un indirizzo di posta elettronica, personale o di lavoro, d’impresa. Sono i “domini” nazionali, quelli con la desinenza “.it”, compresi in un registro, il Registro .it, cioè un’anagrafe dei nomi .it che è gestita dall’Istituto di informatica e telematica del Cnr di Pisa.
Il Registro .it è stato presentato anche alla recente Business Tourism Management Italia 2025, a Bari, in un evento che ha messo al centro il futuro del turismo, la digitalizzazione e l’Intelligenza artificiale, offrendo lo scenario perfetto per esplorare la connessione tra digital tourism, identità digitale e Made in Italy.
Il messaggio è chiaro: l’anagrafe dei nomi internet italiani vuole supportare le imprese italiane nel loro percorso di crescita digitale. “Il dominio .it – sostengono al Cnr – non è solo un indirizzo web, ma un simbolo di qualità, affidabilità e autenticità: è un asset strategico per chi vuole distinguersi nel panorama globale, rappresentando il legame con l’Italia e la sua cultura, e che continua ad attrarre turisti da tutto il mondo”.
A Bari il Registro .it ha organizzato l’evento “Il tuo viaggio parte dal .it – Il digital tourism in Italia: temi, numeri e trend”, un’occasione per analizzare l’evoluzione del settore: il panel è stato un momento importante di dialogo tra esperti, come Edoardo Colombo, advisor di Innovation & Trends e presidente Turismi.AI, e Rodolfo Baggio, docente di Tourism Analytics e Strategie Digitali per il Turismo all’Università Bocconi.
Durante l’incontro, Maurizio Martinelli, responsabile della sezione Unità sistemi e sviluppo tecnologico del Registro .it, ha presentato i dati dell’Osservatorio sul turismo del Registro .it “Tourism in the Net” (TINe), relativi alla presenza online delle aziende italiane che lavorano nel settore in Italia, grazie alle analisi condotte dal Registro .it sul proprio database di registrazioni di nomi a dominio.
“Secondo le analisi, il 12% dei siti .it complessivi appartiene al settore turistico, con oltre 160.000 siti totali registrati. Nel dettaglio: il 54% del totale sono siti afferenti alla categoria “alloggi”, con il 56% (oltre 66 mila) delle aziende del settore che detengono un sito .it; il 29% appartiene al settore “ristorazione”, con il 30% (35.422) delle aziende coinvolte; il 7% (oltre 9 mila aziende) riguarda la sezione “tour operator e trasporto”, con l’8% delle aziende attive online con il .it”.
Interessanti anche i dati del comparto turistico che emergono dalla regione Puglia, che ha ospitato l’evento: il settore alloggi rappresenta il 60% dei siti .it rispetto al totale, con il 61% di aziende coinvolte; il settore ristorazione ne evidenzia il 23%, con il 25% (oltre 1 e 500) di aziende comprese in questo campo che hanno un sito .it; il settore tour operator e trasporto detiene l’8% di siti .it, con l’equivalente 8% delle aziende (quasi 500) presenti online in questo campo col simbolo dell’italianità.
“Un dominio .it – concludono al Cnr – rappresenta un’opportunità di crescita per il proprio business, non solo per le imprese turistiche, ma anche per i settori del Made in Italy come la moda, il design e l’enogastronomia. Per questa ragione il ‘viaggio’ del Registro .it non si ferma qui, ma continuerà a essere a fianco delle PMI, che rappresentano il motore dell’economia nazionale, sostenendo la loro digitalizzazione, promuovendo il .it come simbolo di identità italiana digitale anche in altri eventi”.
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