Il Lago di Resia e la leggenda legata al suo campanile che emerge letteralmente dalle acque: si trova infatti in Alto Adige, e più precisamente in Val Venosta, uno dei luoghi indubbiamente più affascinanti dell’intera penisola italiana e che, al pari di altri simili, non gode però di una grande fama e anzi è sconosciuto a molte persone nonostante in alcuni momento dell’anno offra scorci paesaggistici unici al mondo. E si trova in provincia di Bolzano questo lago in corrispondenza del quale, tanto tempo fa, sorgeva il villaggio oramai scomparso di Curon che fu sommerso da questo lago di natura artificiale e di cui la sommità del campanile (la cui edificazione risale addirittura al 1357) rappresenta oggi oramai l’ultima testimonianza tangibile e a cui è legata ancora oggi una leggenda a cui gli abitanti del luogo credono fermamente.



UN CAMPANILE CHE EMERGE DALLE ACQUE…

Il Lago di Resia (Reschensee in tedesco) è infatti un lago totalmente artificiale che sorge sullo sfondo delle Alpi nel comune di Curon Venosta, in Alto Adige e ha una capacità di circa 120 milioni di metri cubi di acqua. Tuttavia, come detto, la sua vera peculiarità è quella affascinante torre del campanile che sorge proprio al suo centro, emergendo dalle acque come in una specie di fiaba. Tuttavia la storia dietro questo paesaggio di cartolina e che è meta di un vero e proprio pellegrinaggio per i turisti (specialmente in inverno, quando le montagne sono ricoperte di neve e il lago si ghiaccia dando vita a uno scorcio praticamente unico al mondo) è molto meno fiabesca dato che i fatti reali che sono dietro la sua genesi non fanno propriamente sorridere: tutto nacque all’inizio del secolo dalla necessità di sfruttare l’acqua dei tre laghi della zona per produrre energia idroelettrica: dopo i primi progetti, nel 1950 cominciò la costruzione di una grande diga che portò a unificare due dei tre laghi di cui sopra e a sommergere il centro abitato di Curon Venosta che fu poi ricostruito a monte, nonostante le proteste dei suoi abitanti che all’epoca si rivolsero pure al Papa per evitare che l’opera fosse cominciata, ma invano.

LA LEGGENDA LEGATA AL LAGO DI RESIA

Infatti, al di là dell’aspetto emozionale della scomparsa dell’intero comune di Curon Venosta, va ricordato che l’acqua distrusse alcune delle bellezze del luogo tra cui proprio una chiesa Trecentesca di cui oggi resta visibile solamente il suddetto campanile. L’aspetto triste della vicenda è che, seppure questo campanile che spunta dalle acque non era stato preventivato, oggi la struttura rischia di rimanere solo in foto a beneficio dei turisti del futuro: infatti le infiltrazioni di acqua ne stanno minacciando l’integrità e si teme che prima o poi possa essere inghiottito anche questo dalle acque del Resia. Un peccato anche perché proprio al campanile della chiesa (costruita però circa 500 anni dopo, nel 1800) è legata una curiosa leggenda altoatesina e che racconta come le sue campane (peraltro rimosse dalla struttura nello stesso 1950…) risuonino misteriosamente in tutta la Val Venosta nelle notti d’inverno. Un altro tocco fiabesco a questo storia o il lugubre rintocco a ricordare quel paesino che non esiste più?

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