Si trova proprio in Italia, a Fontanellato (centro in provincia di Parma), quello che è il labirinto più grande del mondo. Questa imponente e visionaria costruzione, riedizione dell’antico sogno del mitologico architetto greco Dedalo, conosciuta anche come il labirinto della Masone, è opera dell’editore e designer italiano Franco Maria Ricci che grazie a siepi e bambù ha dato via a una struttura all’interno della quale il tempo sembra scorrere in maniera differente e, come in ogni architettura di questo tipo che si rispetti, dove è facile perdersi per il visitatore comune. Infatti il Labirinto di Fontanellato, al pari altri luoghi da sogno spesso dimenticati o sottovalutati che sorgono lungo la penisola come il Parco dei Mostri di Bomarzo, per non dire anche dello straordinario e arcano Giardino dei Tarocchi di Capalbio, è un vero e proprio intrico di viuzze, strade ‘verdi’ e ovviamente gli immancabili vicoli ciechi.
IL LABIRINTO DI FONTANELLATO, IL SOGNO DI FRANCO MARIA RICCI
Come detto il labirinto più grande del mondo moderno che sorge a Fontanellato è stato ideato da Franco Maria Ricci che solo di recente, nel 2015, ha potuto dare realtà a quello che sin da bambino è stato uno dei suoi sogni: fondamentale per il diretto interessato fu l’incontro con chi di ‘labirinti letterari’ se ne intendeva, vale a dire lo scrittore argentino Jorge Luis Borges (col quale collaborò tramite la casa editrice omonima), e poi la lettura dei libri di Italo Calvino e di Roland Barthes. E così, grazie anche all’incontro all’inizio del nostro secolo con Davide Dutto, all’epoca uno studente di architettura) e poi Pier Carlo Bontempi, i due si misero al lavoro realizzando prima un progetto definitivo nel 2005 che si ispirava chiaramente a dei labirinti raffigurati in alcuni mosaici romani giunti fino alla nostra epoca, mentre la particolare pianta a stella con otto punte è una ‘dedica’ alla città fortificata di Palmanova.
UN INTRICO DI VICOLI CIECHI E BIVI FATTO DI BAMBU’
Inaugurato nel 2015, il Labirinto di Fontanellato è sito in un grande parco e conta circa tre chilometri di percorsi, caratterizzati anche da vicoli ciechi e decine di bivi: per realizzarlo Franco Maria Ricci fece piantare oltre 20mila bambù di specie anche molto diverse tra di loro (a partire da piante nane a quelle di dimensioni più imponenti) e in uno spazio che si estende per circa sette ettari. Nel “dedalo” in provincia di Parma è presente anche un museo che raccoglie la collezione d’arte di Ricci e pure la sua casa editrice, e per tutto l’anno il labirinto della Masone ospita anche conferenze e presentazioni, oltre a concerti e mostre temporanee. Tra le curiosità relative alla struttura c’è la presenza, proprio al centro di una Cappella dalla suggestiva forma di piramide in cui vengono anche celebrate delle cerimonie. Per quanto riguarda infine gli orari di apertura del Labirinto di Fontanellato e il costo dei biglietti di ingresso si può fare riferimento al sito web ufficiale e pure ai canali social a questo collegati: va ricordato che, nella sua dimensione eco-friendly e “aperta” a tutti, la struttura ammette anche i cani e non presente alcuna barriera architettonica di sorta.