Voleva farsi un selfie con Paolina Borghese, così si è seduto sulla statua del Canova, finendo per spezzarle le dita dei piedi. No, non è uno scherzo ma è quanto accaduto lo sorso 31 luglio nella Gipsoteca di Possagno e denunciato da Vittorio Sgarbi nelle ultime ore. Il protagonista di questo gesto è un turista austriaco che, dopo essersi accorto di quanto accaduto, è fuggito. Peccato che ad immortalarlo sono state le telecamere di sorveglianza del museo. Dopo averlo scoperto, anche Vittorio Sgarbi, che è presidente della Fondazione Antonio Canova, è intervenuto sui social, denunciando questo ‘oltraggio’. “Dopo la riapertura dei musei, e tra questi il Museo Gipsoteca di Possagno – racconta Sgarbi su Facebook – si registra un episodio clamoroso, che non viene da visitatori italiani, né da extracomunitari, ma da un incosciente turista austriaco“.



Vittorio Sgarbi sulla Paolina Borghese: “Chiedo chiarezza e rigore alle forze dell’ordine e alla magistratura”

Vittorio Sgarbi ha allora chiesto un intervento immediato in modo che episodi del genere non si ripetano in futuro. “Chiedo chiarezza e rigore alle forze dell’ordine e alla magistratura – ha infatti chiesto il noto critico d’arte – individuando con gli strumenti di sicurezza il vandalo incosciente, e non consentendogli di rimanere impunito e di rientrare in patria. Lo sfregio a Canova è inaccettabile”. La sorveglianza e gli operatori della Gipsoteca si sono immediatamente messi all’opera per individuare il responsabile del danno e hanno poi denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine. Si è dunque al lavoro per rintracciare il turista austriaco colpevole del grave danno ala Paolina Borghese.

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