“Una cosa straordinaria”. Esordisce così Luca Palermo, amministratore delegato di Fiera Milano, nel presentare l’edizione 2021, che si apre oggi, di TuttoFood, la fiera B2B per l’intero ecosistema agro-alimentare, vero e proprio punto di riferimento nel mondo per i produttori e distributori dei prodotti di qualità dell’intera filiera del food and beverage. A rendere straordinaria la manifestazione è il fatto che sarà una fiera dedicata al cibo… senza sprechi. Un altro tassello che Fiera Milano aggiunge per consolidare la ripresa delle attività fieristiche dopo i blocchi legati alla pandemia. “Le fiere italiane – ricorda Palermo – rivestono un’importanza strategica per la crescita e l’internazionalizzazione delle nostre imprese”. E proprio i numeri di Fiera Milano testimoniano della centralità di questo settore: “Le Fiere ospitate ogni anno nei padiglioni di Fiera Milano, che è un’eccellenza del sistema, generano, per le sole aziende espositrici italiane, ricavi per 46,5 miliardi di euro”.



Partiamo da TuttoFood, che sarà una fiera del cibo senza sprechi. Come è possibile?

È una cosa straordinaria. Le aziende espositrici di Tuttofood doneranno il cibo non utilizzato e in ottime condizioni alle associazioni Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” Onlus e Pane Quotidiano. La lotta agli sprechi e alla povertà rappresenta un obbligo morale per tutti noi e siamo orgogliosi di poter mettere in atto un comportamento virtuoso durante una delle nostre manifestazioni fieristiche più importanti.



Qual è l’obiettivo?

Per le realtà che parteciperanno a TuttoFood il cibo è certamente business, ma questa iniziativa consentirà alla filiera di dare ancora più valore ai prodotti, puntando direttamente a obiettivi di sostenibilità. Tutte le imprese espositrici, grandi e piccole, dopo cinque giorni di negoziazioni e incontri di affari, potranno diventare parte di un progetto importante che interesserà il territorio e amplierà le azioni sostenibili già intraprese. Fiera Milano ha ormai intrapreso un percorso volto al rafforzamento delle politiche della sostenibilità. Questa iniziativa si colloca tra queste e rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare.



Come ha conosciuto l’esperienza del Banco Alimentare?

Il mio rapporto con Banco Alimentare ha radici profonde. Già nelle mie precedenti esperienze lavorative ho collaborato in forte sinergia con gli amici del Banco. La riduzione dello spreco è da sempre una delle mie priorità come persona, prima ancora della mia posizione professionale. La filosofia del Banco Alimentare rappresenta uno stimolo utile per confrontarsi sulle buone pratiche da adottare, ma è anche uno sprone per migliorare la nostra vita di tutti i giorni e pensare a quanto ciascuno di noi può offrire. Ho voluto trasferire questo in tutte le realtà aziendali che ho vissuto. Il compito di chi guida un’azienda deve essere quello di promuovere attivamente il rispetto della vita in tutti gli ambiti: produttivi, tecnologici, istituzionali, sociali e, soprattutto, sostenibili. La crescita sarà in questo modo sana e robusta. E tutto questo può essere possibile con un partner d’eccellenza come Banco Alimentare.

Le fiere sono state uno dei settori più colpiti dalla pandemia. Come è stata la vostra ripresa?

I segnali incoraggianti emersi dalle prime manifestazioni fieristiche in presenza ci hanno dato fiducia e confermano la centralità del sistema fieristico quale canale indispensabile per le strategie di crescita delle imprese. In questi mesi di forzata inattività abbiamo meticolosamente pianificato, in stretta collaborazione con le istituzioni e le autorità sanitarie, gli organizzatori terzi, i partner, le associazioni di categoria, la ripartenza dei nostri eventi fieristici e congressuali al fine di garantire ai clienti di potersi incontrare di persona in totale sicurezza e tornare così a generare nuove occasioni di networking e di business. Al tempo stesso abbiamo colto l’opportunità per ampliare e affinare la gamma delle soluzioni e dei servizi offerti, soprattutto in campo digitale.

Quali sono i plus di Fiera Milano oggi?

Il quartiere fieristico di Fiera Milano a Rho è il primo centro espositivo in Italia con una superficie espositiva coperta di 345.000 metri quadrati lordi e 60.000 metri quadrati di area esterna. A Milano, abbiamo MiCo-Milano Congressi, il centro congressuale fra i più grandi d’Europa che può vantare anche 54.000 metri quadrati espositivi lordi e si trova a due passi da CityLife, una delle zone milanesi in forte sviluppo immobiliare. Tutto ciò può solo aumentare l’attrattività di una città che si trova nel cuore dell’Europa.

Cosa può offrire la piazza di Milano rispetto ad altre sedi fieristiche internazionali?

Per Milano è giunto il tempo di affermarsi sempre più a livello internazionale. È una città attenta alla sostenibilità e all’impatto ecologico, ma è anche una realtà imprenditoriale dove le start up possono nascere e svilupparsi più velocemente grazie soprattutto agli importanti centri di ricerca scientifica. Milano ha, inoltre, una forte presenza turistica generata dalle attività fieristico-congressuali: il 24% del turismo su Milano è legato al mondo degli eventi e dei congressi. In un contesto come questo, Fiera Milano deve essere parte attiva nel processo di rilancio di Milano e della Lombardia. Pensiamo poi, al futuro, ad esempio, ad appuntamenti internazionali come i Giochi olimpici invernali Milano-Cortina 2026. Fiera Milano non può che essere protagonista di primissimo piano in questo tipo di occasioni e contribuire ad attrarre capitali e investimenti aiutando a sviluppare nuovi vantaggi competitivi.

Oggi più di ieri le fiere vogliono mettersi al servizio della ripresa dell’economia. Che ruolo può svolgere Fiera Milano a favore del made in Italy?

Le fiere italiane rivestono un’importanza strategica per la crescita e l’internazionalizzazione delle nostre imprese. Basti pensare che ogni anno il comparto fieristico coinvolge circa 200.000 espositori ed oltre 20 milioni di visitatori con l’organizzazione di un migliaio di eventi. L’Italia è il quarto Paese al mondo, dopo Cina, Stati Uniti e Germania per superficie espositiva coperta con oltre 2 milioni e 300 mila metri quadrati. Questi sono i numeri del settore fieristico italiano.

E a Milano?

Le Fiere ospitate ogni anno nei padiglioni di Fiera Milano, che è un’eccellenza del sistema, generano, per le sole aziende espositrici italiane, ricavi per 46,5 miliardi di euro. Nel 2019, in epoca pre-Covid, le oltre 50 manifestazioni realizzate da Fiera Milano hanno generato 17,5 miliardi di euro di export per le aziende espositrici. Questi numeri sono solo un esempio delle potenzialità dello strumento fieristico che per troppo tempo non ha potuto sviluppare il suo business. Oggi, finalmente, il silenzio è cessato.

La ripartenza è avvenuta a piccoli passi, con due piccole fiere a giugno, poi a settembre il super Salone. Quante manifestazioni sono in programma da qui alla fine dell’anno?

Nella seconda parte dell’anno abbiamo in calendario oltre 30 manifestazioni fieristiche, una quindicina sono già andate in scena. In totale si tratta di più del 50% di quanto prima si faceva in un anno. Abbiamo chiuso un settembre davvero intenso. E stiamo per concludere un ottobre strepitoso. Dopo aver ospitato il mondo del design e dell’arredo, aver organizzato una mostra dedicata all’arte moderna e contemporanea e dopo aver accolto nei nostri padiglioni l’intera filiera del comparto fashion, nel mese di ottobre abbiamo avuto l’appuntamento mondiale dedicato alle macchine utensili Emo (4-9 ottobre). Da oggi poi spazio all’agroalimentare con Tuttofood e al settore dell’ospitalità professionale con Host, le punte di diamante di Fiera Milano che per la prima volta andranno in scena in contemporanea. Successivamente, a novembre, sarà il turno dell’industria farmaceutica con CPHI, l’evento mondiale del settore (9-11 novembre). Sempre a novembre spazio alle due ruote con Eicma (23-28 novembre). Dopo accoglieremo nei nostri spazi il comparto dell’edilizia, della security e della building automation con Made Expo, Sicurezza e Smart Builiding Expo (22-24 novembre). E infine il tradizionale appuntamento di fine anno con l’eccellenza dell’artigianato mondiale con l’Artigiano in Fiera (4-12 dicembre).

E come sarà il 2022?

Per il 2022 abbiamo già un ricco calendario di appuntamenti fieristici e congressuali che presenteremo al pubblico e agli addetti ai lavori fra qualche settimana.

(Marco Tedesco)

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