Iptv pirata, chiuse le tv online fuorilegge: dilagano arresti e sanzioni nei confronti degli artefici delle piattaforme fuori norma, ma corrono grossi rischi anche coloro che hanno usufruito del sistema di cui vi abbiamo parlato. Prosegue la battaglia contro la pirateria: basti pensare che appena dieci giorni fa la Guardia di Finanza di Brescia ha individuato e bloccato ben 114 siti internet che consentivano streaming illegali. Un danno per le pay tv quantificato in centinaia di milioni di euro: i proventi illeciti, spesso legati alla criminalità organizzata, avrebbero superato i 700 milioni nel 2018. Come evidenziato da Le Iene, molte aziende che gestiscono questi traffici si trovano in Europa, con “capitale” l’Olanda: ad Amsterdam e dintorni si appoggiano la metà dei flussi destinati nel nostro Paese. Senza dimenticare i danni collaterali: secondo quanto stimato dalla GdF, sarebbero circa 6mila le persone che hanno perso il posto di lavoro a causa del “pezzotto”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



IPTV PIRATA, LEGA SERIE A PLAUDE A BLITZ GDF

La notizia del blitz anti-Iptv pirata, per i vertici del calcio italiano, è la migliore possibile: «Desidero complimentarmi con le forze dell’ordine per questa operazione senza precedenti. La pirateria è una piaga che drena risorse altrimenti investite e alimenta circuiti malavitosi. Solo in Italia i danni economici e di impiego superano il miliardo di euro», sostiene Gaetano Miccichè, presidente della Lega Serie A, dopo gli arresti e sanzioni comminate alle tv online pirata. Lo stesso Presidente poi aggiunge nella nota della Lega Calcio «La Lega Serie A ha stanziato dei fondi per combattere questo fenomeno criminale e il nostro obiettivo è quello di ridurre sensibilmente il numero dei pirati già in questo campionato, fino ad azzerare nel breve periodo la trasmissione illegale dei flussi audiovisivi. Operazioni come quella di oggi ci dimostrano che siamo sulla strada giusta. Siamo certi che questo sia il primo grande passo di una serie di importanti operazioni e posso assicurare che la Lega Serie A non farà mai mancare il suo supporto e la sua collaborazione». Secondo l’ad della Lega Luigi De Siervo, gli arresti di oggi in mezza Ue sono un’ottima notizia anche per il nostro Paese «tristemente noto per l’alto numero di pirati informatici. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questa grande attività di intelligence realizzata grazie alla collaborazione di più Paesi, a dimostrazione di quanto serva l’impegno di tutti per contrastare questa pratica vietata».



SANZIONI ANCHE PER GLI UTENTI

Maxi blitz della Guardia di finanza contro le Iptv pirata. Quella in corso si tratta di una vasta operazione nei confronti della più importante organizzazione clandestina internazionale ideatrice e artefice della massiccia diffusione illegale online delle emittenti tv a pagamento. In seguito al blitz, spiega HDBlog, è stata disattivata la maggiore rete internazionale che contribuiva alla diffusione di contenuti provenienti da Sky, DAZN, Mediaset, Netflix e Infinity a prezzi stracciati. Importante segnale si traduce nella chiusura della piattaforma Xtream Codes, creata da due cittadini greci, già individuati. “(Xtream Codes, ndr.) consente agevolmente la trasformazione in dati informatici dei flussi audiovisivi protetti da copyright. I membri dell’Organizzazione, predisponevano e gestivano all’ estero idonei spazi informatici attraverso i quali ritrasmettevano i segnali su larga scala, anche in Italia”, hanno commentato le autorità spiegando l’illecito. La rete era diffusa in tutta Italia con una maggiore concentrazione in Lombardia, Veneto, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia e secondo la nota ufficiale, acquisiva illegalmente pacchetti di contenuti dall’estero per poi rivenderli al prezzo di 12 euro permettendo di accedere con un solo abbonamento a tutti i palinsesti TV. Ora però anche gli utenti finali rischiano sanzioni, con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la multa di 25.822 euro. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



TV ONLINE PIRATA, MAXI BLITZ IN 6 PAESI UE

Maxi blitz in 6 Paesi Ue contro le IPTV, ovvero le tv online “pirata” – che ogni fatturano cifre astronomiche frodando i network ufficiali e fornendo agli utenti un servizio su larga scala di ogni offerta in streaming a prezzi “stracciati”. All’alba è scattata però l’operazione “Eclissi” per provare a tranciare di netto il traffico delle IPTV con un primo vero grande blitz contro la pirateria digitale sul fronte televisivo. Tramite le agenzie Eurojust ed Europol l’obiettivo portato avanti è quello di smantellare ove possibile il fenomeno delle IPTV che da anni ormai tenta con successo di convertire il segnale analogico delle pay-tv e delle piattaforme di streaming online (Netflix e via dicendo) trasformandolo in segnale web-digitale usufruibile da tutti a basso prezzo. Germania, Paesi Bassi, Grecia, Bulgaria, Grecia e ovviamente anche Italia, l’operazione delle polizie è riuscito a metter mano a diverse “fonti originali” del segnale IPTV con alcuni arresti e soprattutto con un segnale che nei prossimi giorni verrà spento e oscurato.

LA GUERRA ALLE IPTV

Come racconta l’Agenzia Ansa, tramite un’accurata indagine tecnica e informatica sulla diffusione dei segnali in streaming (compiuta dal Servizio di Polizia Postale e delle Telecomunicazioni) si è giunti ad individuare le sorgenti estere dove parte il segnale della tv online pirata. A quel punto arrivare ad chiudere il segnale sarà il passo successivo con circa 5 milioni di utenti solo in Italia che saranno coinvolti e si vedranno oscurare per sempre i propri segnali IPTV: si parla di un giro di affari da circa 2 milioni di euro al mese, con un impatto sul traffico televisivo imponente (da Sky a Rai, passando per Infinity, Netflix e diverse altre piattaforme). Secondo quanto riportato da Tg Com24, è stata anche sequestrata nel blitz la nota piattaforma informatica Xtream Codes con oltre 700mila utenti online inibiti alla visione; sono ben 25 i responsabili individuati e denunciati, un numero decisamente “minimo” rispetto ai tanti altri coinvolti nel maxi traffico di affari generato dalle tv pirata di mezza Europa.