Twitter è definitivamente “morto”. Da qualche ora a questa parte, infatti, Elon Musk ha ufficializzato la migrazione completata dal social del cinguettio a X.com e a darne l’annuncio è stato proprio lo stesso miliardario di origini sudafricane attraverso un post pubblicato sulla sua pagina ufficiale di X: “Tutti i sistemi principali sono ora su X.com”. L’annuncio è giunto nella giornata di ieri pomeriggio, venerdì 17 maggio, e va così a completare una metamorfosi voluta dallo stesso Elon Musk in prima persona subito dopo aver concluso l’operazione Twitter.



Il logo e il marchio erano già stati da tempo modificati in “X”, ma il nome del dominio restava fino a ieri ancora Twitter.com, cosa che appunto è cambiata in queste ore. Vi basterà semplicemente aprire Twitter e vedere la differenza: se fino a ieri l’indirizzo da digitare era appunto Twitter.com, ora bisognerà scrivere X.com. Musk è sempre stato in qualche modo “ossessionato” dalla X, lettera che ritroviamo ad esempio nella Tesla Model X, ma anche nel sito finanziario online creato dallo stesso imprenditore nel 1999.



TWITTER, ADDIO DEFINITIVO: IL DOMINIO MIGRA SU X.COM. “TI DIAMO IL BENVENUTO”

Poi, subito dopo l’acquisto di Twitter, aveva creato una società denominata X Corp per concludere l’operazione. “Ti diamo il benvenuto su x.com! Anche se stiamo cambiando il nostro URL, le tue impostazioni su privacy e protezione dati rimarranno invariate. Per ulteriori dettagli, consulta l’informativa sulla privacy x.com/en/privacy”.

Questo il messaggio che vi comparirà alla prima apertura della vostra pagina X o al primo login, annunciando quindi il cambiamento. In sostanza non cambia nulla rispetto a prima, si modifica solo il dominio mentre tutto il resto è rimasto uguale.



TWITTER, ADDIO DEFINITIVO: IL DOMINIO MIGRA SU X.COM. ELON MUSK VUOLE IMITARE WECHAT

Per Elon Musk si tratta invece di un passaggio significativo in quanto lo stesso imprenditore ha sempre confessato il proprio desiderio che X non si limiti ad essere solo un classico social network dove scrivere, postare foto o video, ma che diventi una cosiddetta super app, una super applicazione simile ai cinesi di WeChat: non solo un social ma anche una piattaforma per effettuare delle chiamate sia vocali che video, ma anche giocare, effettuare pagamenti, prenotazioni online, accedere ad altri servizi e via discorrendo.

Da segnalare anche l’installazione di un chatbot basato sull’intelligenza artificiale che si chiama Grok e che dopo essere arrivato negli Stati Uniti sbarcherà a breve anche in Europa, Italia compresa. Si conclude quindi una prima fase per Musk, che aveva acquistato Twitter alla fine del 2022 per 44 miliardi di dollari dopo un lungo contenzioso con i vecchi proprietari: l’imprenditore voleva uno sconto sul prezzo pattuito in quanto convinto che moltissimi utenti fossero dei bot, ma alla fine ha dovuto rinunciare alle proprie pretese per evitare di incorrere in un processo lunghissimo e una sconfitta salata. Ora non ci resta che attendere le prossime novità di X che siamo certi arriveranno da qui a breve.