Twitter dirà addio alle spunte blu gratuite a partire dal 1° aprile. Ad averle saranno soltanto gli utenti che hanno sottoscritto l’abbonamento Twitter Blue, da poco disponibile in buona parte dei Paesi. Il servizio offre anche altre funzioni, tra cui ad esempio una maggiore visibilità dei tweet, la priorità nelle conversazioni, la possibilità di modificare i post entro 30 minuti dalla pubblicazione e di aggregarli in cartelle di segnalibri, il caricamento di video più lunghi e gli annunci dimezzati.
L’abbonamento Premium era già disponibile in passato al costo di poco più di 6 euro al mese, ma il costo aumenterà tra poche settimane. Per coloro che sono già iscritti al programma, l’accordo verrà rinnovato automaticamente al costo di 11 euro al mese o 114,99 euro all’anno su iOS e Android e a 8 euro al mese o 84 euro all’anno sul Web. Per quel che concerne la spunta blu, essa non sarà automatica per gli utenti di Twitter privilegiati. Il sistema di Elon Musk, infatti, si occuperà prima di verificare il rispetto di tutti i criteri di idoneità.
Twitter, addio spunte blu gratuite da 1° aprile: cosa cambia
L’addio alle spunte blu gratuite su Twitter a partire dal 1° aprile coinciderà anche in un cambiamento delle altre funzioni per gli utenti che non hanno sottoscritto l’abbonamento Twitter Blue. Anche altri servizi, come l’autenticazione a due fattori tramite SMS, sono diventati infatti un’esclusiva degli utenti Premium. La strada segnata da Elon Musk sembrerebbe dunque essere ben definita: l’offerta fornita a coloro che non pagano sarà limitata.
In molti, in queste ore, stanno tuttavia sottolineando che la scelta della data di lancio delle modifiche potrebbe non essere casuale. Che si tratti di un Pesce d’Aprile? È quello che chiunque sia un assiduo frequentatore del social network si auspica, ma la realtà è che ormai da tempo il nuovo CEO ha dato inizio alla rivoluzione.