Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha circa 22.2 milioni di follower su Twitter, e quasi la metà degli stessi sarebbero dei fake, account falsi. A rivelarlo, come riporta Newsweek, è lo strumento di controllo della società di software SparkToro, secondo cui il 49.3% di account seguaci dell’uomo più potante al mondo, ovvero @POTUS, acronimo di president of the United States, sarebbero “falsi follower”. Si tratta di una notizia tutt’altro che irrilevante in quanto va ad iscriversi nella querelle nata negli scorsi giorni fra Elon Musk e Twitter, circa appunto il totale degli account fake presenti sulla piattaforma.
L’uomo più ricco al mondo ha presentato un’offerta da 44 miliardi di dollari per acquisire il social, ma a patto che il numero di account fake fosse inferiore al 5% del totale, così come sostenuto dalla stessa azienda. Peccato però che secondo il numero uno di Tesla almeno il 20% del totale sarebbero account falsi e spam, una cifra appunto “4 volte quella che sostiene Twitter e che potrebbe essere molto più alta”, le parole del manager di origini sudafricane. “La mia offerta si basava sull’accuratezza dei documenti SEC di Twitter”, ha scritto ancora Musk. “Ieri, il CEO di Twitter ha rifiutato pubblicamente di mostrare una prova di <5%. Questo accordo non può andare avanti finché non lo farà”.
META’ FOLLOWER DI BIDEN SU TWITTER SONO FALSI: LA QUERELLE CON ELON MUSK
Parag Agrawal, attuale amministratore delegato di Twitter, ha replicato a Musk scrivendo: “Sospendiamo oltre mezzo milione di account di spam ogni giorno, di solito prima ancora che qualcuno di voi li veda su Twitter. Inoltre, blocchiamo milioni di account ogni settimana che sospettiamo possano essere spam, se non riescono a superare le sfide di verifica umana (captcha, verifica telefonica, ecc.)”, aggiungendo inoltre che la stima relativa ad ogni trimestre è di meno del cinque percento di utenti spam. Bisognerà capire se Musk intenderà proseguire con la propria offerta, o punti magari a strappare un accordo a lui più vantaggioso sfruttando appunto la questione dei fake.