Ancora una pesante denuncia da parte degli utenti di Twitter e degli ex dipendenti in merito alla poca sicurezza e alle garanzie di protezione che il social offre. Soprattutto nei confronti dei minori, che a quanto pare sono sempre più a rischio molestie, adescamento e sfruttamento. Questo a causa dei problemi legati al poco personale dedicato al controllo dei contenuti. Dopo le scorse settimane, durante le quali si era verificata una massiccia revisione di tutti gli account per scovare i “fake”, adesso invece pare che molti di questi profili dedicati esclusivamente a spargere odio online e a pubblicare foto e video a sfondo pedopornografico siano stati riattivati.



A finire sotto accusa è quindi, è ancora una volta anche Elon Musk, colpevole di aver compromesso la tutela degli utenti a causa delle sue scelte di marketing che inizialmente dovevano avere l’obiettivo di proteggere la libertà di parola sul popolare social network, ma che a quanto pare si sono rivelate fallimentari perchè la protezione resta anche per quegli account che sono stati più volte segnalati come pericolosi.



Twitter non tutela i minori: le denunce di utenti ed ex dipendenti

La poca sicurezza digitale di Twitter è stata notificata più volte recentemente anche dal “gruppo consultivo per la prevenzione dello sfruttamento sessuale dei minori” che ha denunciato il fenomeno della pedopornografia e dello sfruttamento di immagini dei minori è in crescita. Questo era stato anche confermato da moltissimi ex dipendenti del gruppo che hanno sempre sostenuto come, dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk, si sia verificata una vera e propria escalation di profili falsi che restavano online anche dopo le segnalazioni.



Secondo gli utenti e gli ex dipendenti questo sarebbe causato dal fatto che attualmente le risorse umane che precedentemente erano impiegate a garantire la sicurezza degli utenti e la cancellazione dei profili falsi, non sono più in grado di occuparsi a pieno regime del controllo in quanto in numero nettamente inferiore rispetto a prima. Con più di 7500 licenziamenti infatti, il settore cybersecurity non è più in grado di assicurare un livello adeguato di protezione contro gli abusi sui minori. Un problema che era già stato affrontato da parte della direzione aziendale di Twitter che aveva pubblicamente dichiarato: “Non tolleriamo lo sfruttamento sessuale dei bambini su Twitter”, a detta degli utilizzatori però, il fenomeno è in costante aumento