Twitter, stop ai link verso altri social network

Twitter non permetterà ai propri utenti di pubblicare link che vadano verso social media rivali. Come spiega in una nota l’azienda passata in mano a Elon Musk, non sarà possibile per gli iscritti pubblicare collegamenti a social come Facebook, Instagram, Mastodon, Post e Truth Social, quello creato da Donald Trump. In un post su Twitter, lo stesso social ha spiegato che verranno presi provvedimenti contro gli utenti che violeranno questa regola “sia a livello di tweet che a livello di account”.



Dunque, questo vuol dire che gli utenti non possono più includere link ai propri profili su altri social ma neppure pubblicare il proprio nome utente loro biografia di Twitter. La società passata a Musk spiega inoltre che potrebbe sospendere gli account “utilizzati allo scopo principale di promuovere contenuti su un’altra piattaforma social”. Agli utenti non sarà più consentito di collegarsi ad aggregatori di link, come Linktree o Link.bio. Si potranno invece pubblicizzare a pagamento i contenuti su altri social.



Twitter, non tutti i social network sono inclusi nel divieto

Nella nota pubblicata dall’account “Twitter Support”, si legge: “Riconosciamo che molti dei nostri utenti sono attivi su altre piattaforme di social media. Tuttavia, non consentiremo più la promozione gratuita di determinate piattaforme di social media su Twitter. Nello specifico, rimuoveremo gli account creati esclusivamente allo scopo di promuovere altre piattaforme social e i contenuti che contengono collegamenti o nomi utente per le seguenti piattaforme: Facebook, Instagram, Mastodon, Truth Social, Tribel, Nostr e Post”.



Sono esclusi però i social media che non sono inclusi nella lista: “Consentiamo ancora la pubblicazione incrociata di contenuti da qualsiasi piattaforma di social media. Anche la pubblicazione di collegamenti o nomi utente su piattaforme di social media non elencate sopra non costituisce una violazione di questa politica”. Dunque, gli utenti potranno continuare a pubblicare link e collegamenti a social network che non siano quelli sopracitati. Per quanto riguarda invece i social network inclusi nel divieto di Twitter, si potrà continuare a sponsorizzarli in maniera non gratuita.