Si torna a parlare del caso di Ubaldo Manuali negli studi di Quarto Grado, il netturbino aspirante attore che in settimana è stato condannato in primo grado a 9 anni e 10 mesi, accusato di aver narcotizzato e poi violentato tre donne. Ieri negli studi del programma di Rete Quattro vi era l’avvocato proprio di Ubaldo Manuali, Fabio Frattini, che in merito alla posizione del suo assistito ha spiegato: “Avete parlato di un unico schema, le tre posizioni analizzate all’interno del processo ci dicono invece tre cose diverse”.



“La Stefania (una delle tre vittime ndr) la conosceva già da due anni, la signora numero due l’ha conosciuta quella sera mentre la signora numero 3 la conosceva da tempo e i due avevano un rapporto tra virgolette epistolare per cui gli schemi sono completamente diversi. Per quanto riguarda le prove, e questo è il passaggio più importante, noi non abbiamo potuto dare la versione della difesa, noi abbiamo dovuto solo confrontarci con la versione dell’accusa, noi abbiamo chiesto di poter far entrare dei nostri consulenti e non sono entrati, abbiamo chiesto di poter sentire delle persone che avevamo indicato e non ce le hanno fatte sentire”.



UBALDO MANUALI, L’AVVOCATO: “IL TRIBUNALE…”

L’avvocato di Ubaldo Manuali ha proseguito: “Quindi il tribunale si è confrontato solo con gli elementi portati dall’accusa che in parte erano dichiaratamente inutilizzabili da parte della stessa procura che li aveva dichiarati inutilizzabili per via di accertamenti tecnici”.

In collegamento a Quarto Grado anche l’avvocato Pierfrancesco Mazzini, altro legale di Ubaldo Manuali, che ha spiegato: “Su cosa punteremo in Appello dopo la condanna? Intanto per poter predisporre di un Appello abbiamo bisogno delle motivazioni, non sappiamo su quali punti il tribunale ha soffermato la sua attenzione, abbiamo un dispositivo, la camera di consiglio è durata 4 ore, è stata abbastanza travagliata. Il tribunale si è preso 90 giorni e poi sulle motivazioni faremo l’analisi”.



UBALDO MANUALI, L’AVVOCATO: “SUL CASO DELLA SIGNORA STEFANIA…”

Gianluigi Nuzzi chiede quale sia l’asso nella manica della difesa tenendo conto delle prove portate in tribunale dall’accusa: “Noi abbiamo lavorato su un materiale che è stato messo a disposizione dalla procura, materiale estratto da un consulente del Pm. Sul primo caso della signora Stefania, su quel caso che abbiamo un riscontro oggettivo nel processo, sono state rintracciate le benzodiazepine ma è stato fatto anche un altro riscontro, un tampone anale, vaginale e orale, che hanno certificato che non c’è stato alcun rapporto sessuale fra Stefania e il Manuali, in cosa discutiamo?”.

Quindi ha aggiunto: “E’ stato rinvenuto del liquido seminale appartenuto a Manuali, non c’è alcun tipo di video, fra soggetti che si frequentavano da due anni e mezzo e che a detto della parte offesa era già stato in casa sua almeno in tre circostanze”. Gli avvocati di Ubaldo Manuali sono quindi pronti a controbattere punto su punto durante il processo di Appello: vedremo come proseguirà questa vicenda alquanto spinosa.