Ubaldo Manuali, netturbino con la passione per il mondo dello spettacolo, è stato arrestato a Roma con l’accusa di essere uno stupratore seriale. Le vittime sarebbero almeno tre. Una di loro, Stefania Loizzi, ha raccontato il dramma vissuto ai microfoni di Quarto Grado: “Lui si vantava molto di essere bello, di avere tante donne. Io gli ho sempre detto che non mi interessava, che non mi piaceva e che potevamo essere solo amici. Per me è sempre stato un ‘no’. Lui evidentemente non lo ha accettato e ha premeditato la violenza”.



Lo stupro è avvenuto a casa della donna. “Noi ci eravamo conosciuti tramite social network. Prima di accettare l’amicizia, ho chiesto consiglio ad una conoscenza in comune. Abbiamo iniziato a parlare, poi a vederci. Il 15 gennaio avevo avuto un intervento al braccio, per cui il giorno successivo mi chiese se poteva portarmi la cena”, ha ricordato. È proprio in quegli istanti che l’ha ingannata. “Mentre cucinavo si è avvicinato a me con un bicchiere e mi chiese di brindare. Io risposi che non ce n’era motivo, ma lui insistette e bevvi un sorso. Da lì non ricordo più niente”.



Ubaldo Manuali, netturbino accusato di essere stupratore seriale: il racconto della vittima

Il bicchiere offerto alla vittima da Ubaldo Manuali, il netturbino di Roma ora in arresto, conteneva la droga dello stupro, come sarebbe emerso nelle ore successive dagli esami. “Intorno alle 5.30 del mattino mi sono svegliata con un peso addosso e una mano in faccia. Era lui, coi pantaloni sbottonati. Gli chiesi cosa stesse facendo nel mio letto. Lui rispose che mi ero sentita male e non voleva lasciarmi da sola. Gli ho intimato di andare via. Lui prima ha pulito tutto ciò che aveva usato per togliere le tracce”, ha raccontato ancora Stefania Loizzi.



A quel punto la donna non è riuscita ad alzarsi. “Mi sono riaddormentata e mi sono svegliata alle 10.00 dell’indomani. Sono andata al pronto soccorso, dove mi hanno sottoposta agli esami necessari. La Polizia scientifica è anche venuta a fare i rilievi a casa”. È così che l’uomo è stato fermato. Adesso ci sono altre due donne ad accusarlo. Con loro avrebbe usato la medesima tecnica. “Lui si è sempre nascosto dietro al suo aspetto fisico e al perbenismo per adescare le donne. Era inoltre ossessionato dalle foto. Io gli chiedevo di non farmene. Poi ho saputo che aveva tante foto mie, anche di quella notte”, ha concluso.