Dramma familiare in provincia di Napoli: un uomo di 89 anni uccide la figlia malata di Alzheimer e si suicida. È accaduto, come ricostruito da NapoliToday, lunedì 25 luglio in un appartamento in via Vittorio Veneto a Marigliano, dove vivevano l’anziano e la donna. I Carabinieri, allertati dai vicini di casa, hanno trovato questa mattina la cinquantaseienne ormai priva di vita. Un colpo di pistola è stato fatale. Il padre, invece, era ancora vivo, riverso in una pozza di sangue dopo essersi sparato un proiettile in testa.
L’uomo è stato trasportato in condizioni gravissime all’ospedale del Mare del capoluogo partenopeo, ma i medici non hanno potuto fare nulla per salvarlo. Le ferite che si è auto-inflitto, con un’arma regolarmente detenuta, non gli hanno lasciato scampo. La pistola era stata ritrovata dai militari accanto al suo corpo e a quello della figlia. Una calibro 6,35. Il terribile scenario è apparso fin da subito chiaro ai Carabinieri al momento dell’arrivo nell’abitazione.
Uccide figlia malata e tenta suicidio: il dramma in provincia di Napoli
Un caso di omicidio-suicidio è quello su cui stanno indagando i Carabinieri della stazione di Marigliano e della compagnia di Castello di Cisterna, che sono intervenuti questa mattina nell’appartamento di via Vittorio Veneto dove l’uomo ha ucciso la figlia malata di Alzheimer e si è tolto la vita con un colpo di pistola. Le cause del dramma sono ancora da chiarire, ma pare che l’anziano soffrisse al pensiero di come avrebbe vissuto la donna dopo la sua morte. Da qui la scelta di andarsene insieme.
La donna infatti soffriva da tempo di una forma di demenza sopraggiunta in età insolita, che le aveva causato la perdita della memoria e di altre abilità intellettuali, al punto da interferire con la vita quotidiana. È anche per questo motivo che i due vivevano in simbiosi.