Telefonata choc ricevuta dagli operatori del 112 questa mattina, quando un 19enne di Sesto San Giovanni ha ammesso di avere tolto la vita a suo padre, chiedendo quindi alle forze dell’ordine di raggiungerlo. “Venite, ho ucciso mio padre”, sono state le parole pronunciate dal ragazzo, in stato di choc dopo il parricidio commesso nell’hinterland di Milano. Quando sono intervenuti, i militari si sono trovati di fronte al corpo del genitore esanime e straziato, in camera da letto: pare che – riferisce ‘Il Riformista’ – il giovane abbia tentato di farlo a pezzi, non riuscendovi. Il delitto dovrebbe essere stato compiuto nella giornata di sabato 11 giugno 2022, dunque sono trascorse alcune ore prima che il killer si autodenunciasse.



L’episodio ha avuto luogo nella casa di famiglia in via Saint Denis, di fronte all’ospedale dell’ex Stalingrado d’Italia. I militari della locale compagnia, intervenuti sul posto, hanno riferito che, al loro arrivo, il 19enne era in evidente stato confusionale davanti al cadavere del padre, che lui stesso aveva poco prima ucciso.



19ENNE TELEFONA AL 112: “HO UCCISO MIO PADRE, VENITE”

I colleghi del quotidiano “La Repubblica” hanno diffuso le generalità del padre ucciso dal figlio 19enne: si tratta di Antonio Loprete, direttore di banca, laureato all’università “Bocconi” di Milano con la votazione di 110 e lode. L’uomo si era separato dalla moglie, una donna nativa dell’Ecuador e che si è trasferita a Bolzano, e risiedeva con il ragazzo nell’abitazione in cui si è consumato l’omicidio.

Alcuni dettagli in più circa il profilo dell’assassino si trovano sul “Corriere della Sera”, secondo cui il 19enne sarebbe stato in cura da anni, addirittura fin da bambino, per gravi problemi di natura psichiatrica, tanto che l’accesso più recente al Cps di Sesto San Giovanni risale soltanto alla scorsa primavera. Il giovane in questi istanti è in attesa dell’interrogatorio davanti al pm Carlo Cinque della Procura di Monza.