Maryam Hosseini come Saman Abbas: sono tante le analogie che intercorrono tra la morte della 34enne afghana e il presunto omicidio (il corpo non è ancora stato ritrovato, ndr) della diciottenne pachistana scomparsa a fine aprile in Emilia-Romagna. La storia di Maryam giunge da Berlino e racconta che, come approfondito dagli inquirenti in sede di indagine, il suo assassinio sarebbe avvenuto in seguito alla separazione della donna dal marito e al suo successivo innamoramento nei confronti di un altro uomo, con il quale a breve avrebbe voluto convolare a nozze.
A ucciderla, sono stati i suoi fratelli, Sayed e Seyed, rispettivamente di 25 e 22 anni: come riporta la Bild, che pubblica anche un video esclusivo, le videocamere di sorveglianza di una stazione della capitale tedesca hanno inquadrato i due intenti a trasportare una valigia incredibilmente pesante, tanto da essere costretti di tanto in tanto a fermarsi per riprendere fiato. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, in quel maxi trolley c’era il corpo della povera Maryam, ritrovato poi a Monaco di Baviera, dove era stato seppellito. I due avrebbero picchiato e maltrattato la donna, sino a provocarne il decesso a causa delle ferite rimediate nell’area cervicale e alla testa.
MARYAM HOSSEINI COME SAMAN ABBAS: FEMMINICIDIO A LUGLIO
La Bild riporta inoltre che il femminicidio è avvenuto a luglio. Maryam Hosseini lascia due bambini di 9 e 13 anni e la sua vicenda ha scosso le coscienze della politica tedesca. Ad esempio, Elke Breitenbach, senatrice degli Affari Sociali di Berlino, ha dichiarato che “non si dovrebbe parlare di delitto d’onore, ma di femminicidio. Dietro questi omicidi non c’è alcuna religione, alcuna cultura, ma strutture patriarcali”. Esattamente quanto denunciato da più parti nel nostro Paese in concomitanza della sparizione di Saman Abbas, sottrattasi a un matrimonio combinato con un cugino più grande di lei.
In Germania, intanto, si è riacceso il dibattito sulle comunità islamiche devote alla sharia: entro i confini tedeschi, infatti, un milione di profughi siriani era arrivato nel 2015, scatenando infinite accuse nei confronti della cancelliera Angela Merkel.