A Storie Italiane la drammatica storia di Alessandro Asoli, il giovane ragazzo che avvelenò il patrigno e la mamma con delle penne al salmone, causando la morte del primo e ferendo gravemente la seconda. Oggi il programma di Rai Uno ha intervistato in collegamento Monica, la mamma di Alessandro Asoli. “Lui mi ha preso da dietro con i guanti da chirurgo, mi ha tappato naso e bocca, ho cercato di lottare fino a che eravamo in sala, poi ho iniziato ad urlare, mi ha dato pugni su bocca e faccia e poi mi ha trascinata in camera dove mi ha buttata sul letto per cercare di soffocarmi con dei cuscini, ha continuato a picchiarmi per farmi morire in tutti i modi possibili, è stata una colluttazione che è durata mezz’ora/quaranta minuti”.



Quindi la mamma di Alessandro Asoli ha proseguito: “Ero già provata dal veleno, ho iniziata a stare male, lui che mi ha picchiata e ha tentato di soffocarmi, urlavo, mi serviva un sacco di ossigeno, poi gli ho detto ‘lasciami morire’, come per dire di non farmi ancora del male. Ho sentito una forza dentro di me, sotto la mia pancia, come qualcosa che mi tirava su, ho disarcionato un ragazzo di 75kg, bello adrenalico, l’ho disarcionato e son riuscita a scappare. Mi sembrava di vivere un film, una cosa non umana. Poi l’ho supplicato di lasciarmi andare, l’ho convinto, ho aperto la porta e fuori c’erano i vicini con i carabinieri, ma ero più di là che di qua”.



ALESSANDRO ASOLI, LA MAMMA: “NON L’HO PERDONATO”

La mamma di Alessandro Asoli ha quindi continuato il suo racconto: “Io so perchè lo ha fatto, in tribunale parlano di scontro fra madre e figlio. Lui voleva la nostra eredità, basta, non erano scontri fra di noi. Io e lui eravamo in casa tutti i giorni, lui ha aspettato che fossimo a cena con mio marito, perchè ucciderlo se ce l’aveva con me?”. E ancora: “Dopo un anno sabbatico gli abbiamo detto di decidere fra lavorare o studiare, a quel punto ha detto basta. E non è vero che voleva suicidarsi, non ha mai tentato il suicidio. Lui era ipocondriaco e gli abbiamo detto di andare dallo psichiatra, ma non aveva dei problemi mentali, e al suicidio non ha mai pensato, non lo ha mai tentato. Non aveva problemi di droga, non era depresso, non siamo milionari ma in quel momento avevamo tre appartamenti e un po’ di soldini e io credo che un 19enne stia proprio bene ad ereditare queste cose”.



La mamma di Alessandro Asoli aggiunge: “Lui è sempre stato un figlio modello, non eravamo una famiglia malata, eravamo una bellissima famiglia. E anche il papà biologico (i due sono separati ndr), veniva in passato a casa nostra a Natale, e lui era un bimbo e un ragazzo meraviglioso, al punto che tutt’ora i suoi amici continuano a chiedermi come sia possibile. L’unica spiegazione è una malattia mentale, era privo di empatia e sempre più freddo, con quegli occhi che sono diventati diabolici e non erano gli occhi di mio figlio”. Quindi un aneddoto da brividi: “Quando vi fu la vicenda di Benno, chiesi un parere a mio figlio, lui mi diede una risposta un po’ strana e da quella notte decise di chiudermi a chiave di notte a dormire”. La mamma ha poi ribadito: “Io e lui lo sappiamo perchè lo ha fatto, e mi aspetto che dica la verità”, per poi spiegare: “Non sono ancora riuscita ad incontrare mio figlio, sto ancora prendendo farmaci ed inoltre ho dovuto vivere un anno in cui praticamente mio figlio è stato descritto quasi come una vittima”. Quindi ha concluso: “Lo amo ancora ma non l’ho ancora perdonato”.