Hamas non finirà con la morte del suo capo, Yahya Sinwar. E’ questo il messaggio che è stato diramato in queste ore dalla guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei. Nella giornata di oggi, come si legge su Insider Paper, ha infatti fatto sapere che il gruppo di ribelli palestinesi sopravviverà anche dopo la morte del suo leader, avvenuta negli scorsi giorni a seguito di una delle tante operazioni militari dell’esercito di difesa israeliano in quel di Gaza.



L’Idf ha infatti stanato Sinwar durante uno dei suoi attacchi, decapitando quindi Hamas. Ma il nemico sembrerebbe essere solo ferito, e una nuova testa è pronta a spuntare in tempi brevi. “La sua perdita è certamente dolorosa per il fronte della resistenza” contro Israele, “ma non finirà affatto con il martirio di Sinwar”, ha precisato l’ayatollah, aggiungendo che “Hamas è vivo e rimarrà vivo”.



SINWAR, KHAMENEI: “DIETRO DI SE L’EREDITA’ DEL 7 OTTOBRE”

E ancora: “Sinwar era la figura luminosa della resistenza e della lotta”, e così non poteva essere visto che è stata la mente degli attacchi del 7 ottobre del 2023, quelli che hanno scatenato poi la furia di Netanyahu e lo scoppio della guerra che sta continuando dopo più di un anno. “Si è opposto con incrollabile determinazione al nemico crudele e aggressivo e lo ha colpito con tatto e coraggio”, ha proseguito Ali Khamenei.

“Ha lasciato dietro di sé il colpo irreparabile del 7 ottobre 2023 come sua eredità nella storia di questa regione, e poi si è innalzato con onore e orgoglio verso l’ascesa dei martiri”. Ricordiamo che Sinwar è il secondo capo di Hamas che è stato ucciso nel giro di pochi mesi, dopo che a luglio di quest’anno era stato assassinato Ismail Haniyeh in quel di Teheran, capitale dell’Iran.



SINWAR, ISRAELE PENSA DI SCAMBIARE IL CORPO CON DEGLI OSTAGGI

Dal suo canto gli iraniani sono sempre stati amici di Hamas e dei palestinesi, non riconoscendo Israele e ritenendolo suo nemico giurato: da quando c’è stata la rivoluzione islamica del 1979, la causa palestinese è sempre stata al centro della politica estera dell’Iran.

Nel frattempo, secondo alcune indiscrezioni riportate dall’Agi, non è da escludere che il cadavere di Yahya Sinwar possa essere utilizzato per il rilascio di alcuni ostaggi che sono ancora trattenuti da Hamas a Gaza. Secondo quanto riferisce la CNN sembra che i resti di Sinwar si trovino in una località segreta di Israele dopo l’uccisione di mercoledì scorso, di conseguenza si starebbe pensando ad uno “scambio”, tenendo conto di quanto Hamas rivoglia indietro il suo leader per fargli un degno funerale. Ricordiamo che in mano ad Hamas vi sono ancora più di 100 israeliani, e una fonte israeliana ha fatto sapere che l’unico modo per consegnare il corpo di Sinwar è appunto in cambio di ostaggi. Vedremo come evolverà la vicenda nei prossimi giorni.