C’è un fermo nel duplice omicidio di Daniele De Santis e la sua fidanzata Eleonora Manta. Un uomo di 37 anni, residente ad Aradeo, è in Procura a Lecce, dove viene ascoltato in queste ore. Si tratta di un edicolante del posto che conosceva la giovane donna. A Pomeriggio 5 nella puntata di oggi alcuni vicini della coppia hanno raccontato le loro testimonianze provando a ricostruire l’intera vicenda: “Dopo urla varie, si è sentita chiaramente Eleonora dire ‘Andrea fermati, finiscila’, con grande disperazione. E poco dopo mio figlio ha sentito le urla di Daniele, con voce molto fioca, debole”. Un altro vicino, il signor Emilio, ha spiegato: “Sono stato risentito oggi. Quando è successo il tragico evento non ero a casa, ero uscito e quando sono rientrato era già successa la tragedia”. Tra l’altro inizialmente si è pensato che quell’Andrea che la donna chiamava fosse suo figlio, visto che si chiama così, ma poi è stata fatta chiarezza: “Mio figlio non è a Lecce da parecchio tempo”. (agg. di Silvana Palazzo)
ANDREA 37 PRESUNTO ASSASSINO ORA IN PROCURA
Andrea, presunto assassino della coppia uccisa lo scorso lunedì in casa, a Lecce, sarebbe stato fermato ed attualmente si troverebbe in Procura. Lo rivela l’inviato della Vita in Diretta: si tratterebbe di un giovane di un paese vicino a quello di Eleonora, sarebbe un ragazzo di 37 anni che la conosce molto bene. L’uomo fermato sarebbe di Aradeo, a 3 km dal paese di Eleonora, Seclì. Potrebbe essere proprio lui il ragazzo che lunedì scorso ha aggredito Daniele ed Eleonora. Un ragazzo che abita nel condominio, anche lui di nome Andrea, è il supertestimone, colui che per primo ha allertato le forze dell’ordine e il 118 e che ha assistito alla scena choc dell’assassino mentre si accaniva sulla coppia, sul pianerottolo. Sentito telefonicamente dall’inviato del programma di Rai1, ha commentato: “Se quando hanno chiamato il nome Andrea cercavano aiuto da me? In confidenza, questa cosa non l’ho ben capita, non me la sento di rispondere con certezza, ho già deposto ai Carabinieri tutto quello che dovevo dire”. Tutti i i vicini e i testimoni sono stati decisivi a quella che sembrerebbe essere una svolta. L’amministratore del condominio ha aggiunto: “l’impressione che Andrea (il testimone, ndr) mi dava? Era spaventatissimo, erano riusciti a chiamare le forze dell’ordine perchè pensavano inizialmente ad un litigio molto forte…”. Il movente sarebbe passionale. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
FERMATO UOMO “ANDREA, UN VICINO”
La giornata odierna potrebbe essere decisiva per quanto riguarda il duplice omicidio di Lecce nel quale hanno perso brutalmente la vita Daniele De Santis e la fidanzata Eleonora Manta. Secondo quanto rivelato dall’inviato del programma La Vita in Diretta nell’anteprima che anticipa la nuova puntata, sarebbe stato fermato un uomo di nome Andrea, vicino di Eleonora e attualmente sotto interrogatorio. Potrebbe trattarsi dello stesso Andrea il cui nome sarebbe stato udito da alcuni inquilini del palazzo in cui si è registrata la tragedia? Di sicuro il killer della coppia salentina avrebbe ormai le ore contate. Nei dispositivi delle due vittime si cercano contatti, messaggi e telefonate che possano portare proprio al presunto assassino. Intanto è stata eseguita l’autopsia sui corpi dei fidanzati e ciò che ne è emerso è un omicidio efferato: il killer ha infierito sui corpi di Daniele ed Eleonora con una ferocia inaudita. In mattinata, intanto, come scrive LeccePrima, sarebbero stati eseguiti dei controlli e perquisizioni in varie zone del Salento, in particolare tra Seclì ed Aradeo al fine di stringere ulteriormente il cerchio attorno al possibile responsabile. Al momento non ci sarebbe alcun indiziato anche se le indagini si starebbero facendo sempre più blindate. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
FIDANZATA GRIDAVA “ANDREA” PRIMA DI MORIRE
A Storie Italiane il caso del duplice omicidio a Lecce, l’assassinio dell’arbitro Dniele De Santis e della sua fidanzata Eleonora. E’ ancora caccia all’uomo in Puglia ma pare che l’omicida abbia le ora contate. La pista più accreditata, come fanno sapere su Rai Uno, sarebbe quella passionale ed inoltre l’assassino sarebbe un conoscente della coppia. Si cerca in particolare un certo Andrea, il nome ripetuto da Eleonora più volte poco prima di morire. “Quello che abbiamo sentito all’inizio sembrava una normale lite – il racconto di Antonio, un condomino raggiunto da Rai Uno – provenienti addirittura da fuori. Sentivamo urlare una ragazza poi ad un certo punto le urla si sono interrotte per poi ricominciare. Abbiamo sentito Eleonora chiedere aiuto, diceva basta, aiutateci. Avevano intanto già chiamato i soccorsi, abbiamo sentito Daniele rantolare, anche lui diceva ‘basta, aiutateci’. Ho sentito anche io gridare Andrea”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DANIELE DE SANTIS, ARBITRO UCCISO A LECCE CON LA FIDANZATA. CACCIA ALL’ASSASSINO
Il mondo del calcio è sotto choc per quanto occorso a Daniele De Santis, il 33enne arbitro di Serie B ucciso insieme alla sua fidanzata Eleonora Manta, psicoterapeuta di 30 anni. I due sono stati colpiti con diverse coltellate da un uomo a volto coperto, fuggito con lo zaino sulle spalle, che per portare a compimento il suo disegno omicida è arrivato ad inseguirli nelle scale del condominio posto nella zona vicina alla stazione ferroviaria di Lecce, dove la coppia abitava. A fare il ritrovamento dei due cadaveri è stata una coppia di anziani vicini, residenti nello stesso stabile, messi in allarme dai forti rumori provenienti prima dall’appartamento di Daniele De Santis e della fidanzata Eleonora Manta, poi dalla tromba delle scale. Le indagini proseguono ad un ritmo serrato: precipitatisi sul pianerottolo dopo aver sentito urla e forti rumori provenienti prima dall’appartamento della coppia e poi dalla tromba delle scale. Gli investigatori — arrivati in via Montello con il capo della Procura della Repubblica di Lecce, Leonardo Leone De Castris, il sostituto procuratore Maria Consolata Moschettini — come riportato dal Corriere della Sera stanno verificando l’esistenza di telecamere di videosorveglianza nella zona. (agg. di Dario D’Angelo)
UCCISO ARBITRO DANIELE DE SANTIS: IL MESSAGGIO DELL’AIA
Shock nel mondo del calcio a seguito dell’uccisione dell’arbitro Daniele De Santis, direttore di gara della Serie C prossimo al salto di categoria nella cadetta. Numerosi i messaggi di cordoglio nelle ultime ore all’indirizzo della famiglia, a cominciare da quello della squadra di calcio del Lecce, di cui il fischietto era originario: “L’Unione Sportiva Lecce esprime il suo cordoglio alle famiglie e all’Aia (Associazione Italiana Arbitri). Ci addolora profondamente la tragica morte dell’arbitro Daniele De Santis e della sua compagna. Giunga alle famiglie e all’AIA il nostro più sentito cordoglio”. Così invece Marcello Nicchi, numero uno dell’Associazione Italiana Arbitri, che parlando ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ha confessato: “Sono esterrefatto, è una tragedia. Ancora sappiamo pochissimo riguardo alla vicenda. La cosa che posso dire è che siamo vicini alla famiglia e a tutti i ragazzi della sezione”. Intanto si continua a cercare l’assassino, e in particolare si è alla ricerca di un ragazzo con uno zainetto, scappato verso il centro di Lecce dopo aver ucciso l’arbitro e la sua compagna, la fisioterapista Eleonora Manta. Sembra che gli inquirenti stiano battendo la pista di un conoscente della coppia, a cui avrebbero aperto la porta in buona fede. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
UCCISO L’ARBITRO DANIELE DE SANTIS. LECCE, MUORE ACCOLTELLATA ANCHE LA COMPAGNA
Tragedia a Lecce dove l’arbitro Daniele De Santis è stato accoltellato e ucciso assieme alla compagna, Eleonora Manta. Ancora ignota l’identità dell’assassino, dileguatosi nella notte dopo una rissa avvenuta nei pressi di un condominio di via Montello, strada che incrocia viale Gallipoli nella zona della stazione ferroviaria del capoluogo salentino. Si tratterebbe di una lite che è degenerata nella maniera più tragica fino ad arrivare all’uccisione della donna e del trentatreenne arbitro, quarto uomo in Serie B e già impegnato nella direzione di incontri in Serie C. L’esordio in cadetteria come quarto uomo era avvenuto in occasione del match Pisa-Benevento. Nel 2017 ha esordito in serie B col ruolo di quarto uomo in Pisa-Benevento. Sul posto si è recato il procuratore capo Leonardo Leone De Castris, anche se come detto si sta cercando di ricostruire l’aggressione che presenta ancora diversi punti oscuri, anche se è già stata avanzata l’ipotesi del movente passionale.
DE SANTIS E LA COMPAGNA GIA’ MORTI ALL’ARRIVO DEI SOCCORSI
All’arrivo dei mezzi del 118 per i primi soccorsi, Daniele De Santis ed Eleonora Manta erano già morti: i sanitari hanno potuto solo constatarne il decesso, causato dalle numerose coltellate che le due vittime hanno subito. Il condominio in cui è avvenuto il duplice omicidio è quello in cui era residente l’arbitro, nel quartiere Rudiae. Testimoni oculari hanno affermato di aver visto un uomo allontanarsi con un coltello in mano e in giro per la città sono già stati disposti diversi posti di blocco per provare a bloccarne la fuga. La passione di De Santis per l’arbitraggio l’aveva portato a intraprendere una promettente carriera, con oltre 130 partite tra Serie D e Serie C alle spalle: nell’ultima stagione era sceso in campo 18 volte per dirigere partite nel campionato di Serie C. Gli investigatori stanno cercando di fare luce sul movente, la notizia dell’assassinio di De Santis e della compagna ha già fatto il giro della città di Lecce, dove il giovane arbitro era molto conosciuto e stimato.