Nella giornata di oggi in quel di Milano – precisamente nella sede del Sole 24 Ore – c’è stata la presentazione della biennale internazionale delle macchine utensili 34.BI-MU che si terrà nelle prossime settimane, sempre nel capoluogo lombardo: un evento che raccoglierà centinaia e centinaia di imprese provenienti da mezzo mondo; organizzata dall’Ente Fiere Italiane Macchine (o semplicemente EFIM) e da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE che sul nostro bel territorio è il massimo rappresentate dei costruttori di macchine utensili, robot, sistemi di automazione e tecnologie ausiliarie.
L’inizio ufficiale dei lavori della biennale sulle macchine utensili è previsto per mercoledì 9 ottobre alle ore 10:30 presso l’Arena BI-MUpiù di fieramilano Rho con una cerimonia che vedrà la partecipazione dei presidenti di EFIM e di UCIMU Enrico Pazzali e Riccardo Rosa, oltre a quella del vice della Banca Generali Andrea Ragaini, del presidente ICE Matteo Zoppas, del fisico Federico Faggin e anche dell’assessore lombardo allo sviluppo economico Guido Guidesi; mentre la chiusura dei lavori della 34.BI-MU è prevista non prima del 12 ottobre.
34.BI-MU: tutti i dettagli sull’evento milanese di UCIMU e EFIM
La partecipazione attesa alla 34esima edizione della fiera BI-MU di UCIMU ed EFIM sarà straordinaria con ben 750 imprese (circa l’8,5% in più rispetto all’edizione 2022, che sale al 15% se si tiene conto dei soli espositori diretti presenti fisicamente in fiera), di cui il 37% provenienti da ben 20 paesi esteri diversi – tra cui alcuni europei come Francia e Germania, gli immancabili States, ma anche Cina, Taiwan e Sud Corea -, divide e raggruppate in ben 8 differenti aree espositive tematiche.
Tra queste torneranno alcune di quelle che abbiamo già visto negli scorsi anni – come l’area RobotHeart dedicata alla robotica, la BI-MU digital riservata agli sviluppatori software o la Consulting & Certification incentrata sui sevizi di consulenza per le imprese -, ma ci saranno anche due importanti novità: da un lato l’area The composites che è stata riservata alle imprese che producono macchinari per la lavorazione delle macchine utensili e – dall’altro lato – la zona Revamping & Retrofitting che mira a sviluppare l’economia circolare di macchinari ed impianti desueti.
Interessante sottolineare che quest’anno UCIMU alla fiera milanese proporrà il nuovissimo progetto Education & Job che mira a mettere in comunicazione diretta scuole e imprese per avvicinare i giovani talenti del futuro ad un settore in forte crescita; così come nella giornata di venerdì si terrà anche l’evento conclusivo – con l’incoronazione del vincitore – dei ROBOTGAMES che si sono tenuti nel corso degli ultimi mesi. Non mancherà – infine – neppure il vero cuore pulsante di BI-MU: ovvero gli 80 convegni con esperti, rappresentanti di categoria ed industriali che saranno spalmati lungo tutti e 4 i giorni della manifestazione milanese.
Riccardo Rosa (UCIMU): “Governo inizi già ora a lavorare ad una Transizione 6.0 per il 2026”
La presentazione di oggi dell’evento 34.BI-MU è stata anche un’occasione per UCIMU per rivedere i dati di previsione sull’andamento del settore industriale delle macchine utensili per il 2024: una revisione – purtroppo – al ribasso e che ci parla (almeno per il caso italiano) di un calo atteso della produzione pari al 6,2% che trascinerà giù anche il dato sulla produzione e – di conseguenza – sul consumo interno, sull’import e sulle consegne; con il solo dato positivo dell’export che crescerà del 4,4 per cento. Tutto questo – però – in vista di un 2025 di crescita che per l’Italia potrebbe attestarsi addirittura al 17,5% sostenuto in larga parte della crescita degli investimenti che avrà effetti positivi anche sul 2026.
“Oggi le aziende – spiega il presidente UCIMU Riccardo Rosa – hanno a disposizione due provvedimenti alternativi” a sostegno degli investimenti, ovvero “Transizione 4.0 e Transizione 5.0” che mettono a disposizione “importanti risorse” ma con “tempi (..) stretti” e regolamenti piuttosto rigidi; e guardando il futuro il suo auspicio è che “le autorità di governo” lavorino presto “ad un programma di misure” per il 2026 in grado di preservare ed aumentare “la competitività” delle nostrane imprese e che siano “di facile comprensione e utilizzo” come fu per il decreto Transizione 4.0 quando entrò in vigore.
Dal conto suo – invece – il direttore di UCIMU Alfredo Mariotti ha posto l’accento sul “timing perfetto” della fiera BI-MU – che peraltro definisce “un evento di riferimento per l’industria delle macchine utensili” – che cade proprio in un momento storico in cui “gli strumenti a disposizione sono chiari” e si attende un’importante crescita della “domanda congelata per mesi” nella speranza che sia l’occasione giusta per rilanciare “gli investimenti in beni strumentali“.