Negli ultimi giorni l’istituto di ricerca statistica Euromedia Research – che opera, in questo caso, per conto della trasmissione Porta a Porta – ha condotto un sondaggio sul parere degli italiani ai più importanti temi attualmente in discussione sul conflitto in Ucraina, sull’atteggiamento che l’UE dovrebbe tenere nei confronti di Kiev e sulle trattative di pace condotte da Donald Trump; il tutto condito dai classici dati sulle intenzioni di voto che sembrano confermare – con quale lieve variazione quasi insignificante – quanto vi avevamo già riportato in mattinata dai sondaggi condotti da Lab21.01 per conto di Affari Italiani con FdI in testa al 30% seguito dal PD 23,4 per cento.
Venendo – però – al certamente più interessante tema dell’Ucraina, è singolare notare che rispetto a diversi mesi fa l’opinione degli italiani sembra essere cambiata in modo piuttosto marcato, partendo da quel 51,9% che si dice fermamente contrario (rispetto al 34,9% favorevole) al proseguo degli aiuti militari garantiti a Kiev; unitamente ad un ulteriore 53,8% contrario (qui è il 30,1% ad essere favorevole) ai vertiginosi aumenti della spesa pubblica per la Difesa che dovrebbe raggiungere – su indicazione e richiesta della NATO – raggiungere il 2% del PIL; mentre è circa il 61,6% del campione a bocciare l’ipotesi dell’invio di soldati italiani sul territorio di Kiev.
L’opinione degli italiani sulla pace in Ucraina e sul ruolo dell’Italia nelle trattative: bocciati tutti i partiti politici
Interessante – sempre nel sondaggio condotto da Euromedia Research per Porta a Porta – notare anche il parere degli italiani rispetto all’attuale piano di pace in Ucraina: se da un lato – infatti – poco più di 4 italiani su 10 ritengono che l’accordo tra Trump e Putin sia ancora piuttosto lontano; dall’altro saltano all’occhio quel 53,5% e quell’altro 49,3% che temono che a fronte di una firma da parte dei due leader belligeranti alle posizioni mediate da Trump – rispettivamente – l’Unione Europea e la stessa Ucraina finirebbero per essere isolate dalla comunità internazionale.
Al contempo, non passa inosservato neppure quel 54,5% di intervistati che ritengono inefficiente l’operato della premier Giorgia Meloni – praticamente esclusa in toto da Donald Trump – rispetto all’accordo tra Russia ed Ucraina mediato dagli USA; così come non manca neppure un altro 56,5% che nota una certa divisione interna al centrodestra in merito agli aspetti di politica internazionale, che sale ancora al 67% se l’attenzione viene spostata sul campo largo Dem e in particolare – qui al 61,2% – sul PD.