Si avvicina il Natale anche in Ucraina e “il miglior regalo di Natale è la liberazione totale” dalle truppe russe, come ha detto Ivan Fedorov, sindaco della città occupata di Melitopol. Le sue parole sono state riferite dal Daily Mail, che ha ricordato come a febbraio Fedorov fosse stato portato via dal suo ufficio con un sacco in testa dai soldati russi, e successivamente liberato dalle forze speciali ucraine. “Siamo diventati più uniti come nazione e il nostro desiderio è un’Ucraina unita all’interno dell’Unione europea e della NATO – ha dichiarato Fedorov – Vogliamo rompere tutto ciò che ci lega alla Russia“. Anche il Natale è diventato un simbolo per allontanarsi ancora di più dalla Russia.
Per secoli, Russia e Ucraina hanno celebrato il Natale nella stessa data, quella prevista dal calendario giuliano seguito dalle chiese ortodosse, che colloca la data della nascita di Gesù il 7 gennaio. Quest’anno, la chiesa ortodossa ucraina ha disposto le celebrazioni del Natale il 25 dicembre, in linea con la festa che conosciamo nell’Unione Europea. Una chiara protesta nei confronti della chiesa ortodossa russa, che ha sostenuto l’operato di Vladimir Putin definendolo “eroico”. Eppure, lo spirito della festa è quanto di più lontano si possa immaginare dalla guerra.
Natale in Ucrania: addio a data ortodossa, “Putin non ruberà la nostra festa”
L’Ucraina si sta preparando a vivere un Natale radicalmente diverso da quello che ha sempre conosciuto: non solo festeggiato in una data diversa, ma anche caratterizzato dal freddo, dall’assenza di elettricità e riscaldamento e dalle devastazioni lasciate dall’invasione della Russia. Il Daily Mail rileva che nel Paese i ristoranti propongono dei semplici “menù blackout” che permettono loro di fronteggiare i momenti in cui la corrente elettrica viene a mancare. Anche la questione degli alberi di Natale non è semplice, perché in molti sostengono che non vi sia nulla da festeggiare in questo periodo così cupo per la storia dell’Ucraina. Senza contare che l’illuminazione degli alberi di Natale spreca preziosissima energia. C’è però qualcuno che vorrebbe invece vedere il proprio Paese addobbato a festa, per donare ai bambini l’illusione di un po’ di serenità.
Per Vitali Klitschko, sindaco di Kiev, “non possiamo permettere a Putin di rubarci il nostro Natale” e ha disposto l’allestimento di un albero più piccolo di quello dell’anno scorso, abbellito da decorazioni gialle e blu – i colori dell’Ucraina – e da colombe bianche che simboleggiano la pace. Nella meridionale Mykolaiv è stato invece preparato un albero di Natale “per gli indistruttibili”, fatto di reti mimetiche che saranno inviate all’esercito dopo la fine delle festività.