Gli Stati Uniti hanno un nuovo piano sulla guerra in Ucraina che non prevede la riconquista dei territori perduti. L’amministrazione Biden sta, infatti, lavorando ad una strategia a lungo termine per sostenere Kiev, nonostante l’impasse sui finanziamenti del Congresso, ma secondo i funzionari non prevede successi significativi da parte delle truppe ucraine contro la Russia. A rivelarlo è il Washington Post, secondo cui dopo il fallimento della controffensiva Ucraina, la Casa Bianca si concentrerà sugli aiuti all’Ucraina affinché respinga le nuove avanzate russe, muovendosi verso l’obiettivo a lungo termine di rafforzare le sue forze di combattimento e la sua economia. Si tratta di un netto cambiamento rispetto alla strategia dell’anno scorso, quando gli Stati Uniti e gli altri alleati speravano che Zelensky riuscisse a respingere rapidamente le forze russe che occupano l’Ucraina orientale e meridionale. Piano naufragato, soprattutto a causa dei campi minati e delle trincee in prima linea pesantemente fortificate della Russia. «È abbastanza chiaro che sarà difficile per loro cercare di organizzare lo stesso tipo di spinta su tutti i fronti che hanno cercato di fare l’anno scorso», ha dichiarato al WP un alto funzionario dell’amministrazione Biden.
L’idea ora è di fare in modo che l’Ucraina mantenga la sua posizione sul campo di battaglia per il momento, ma «ponendola su una traiettoria diversa per essere molto più forte entro la fine del 2024… e portarla su un percorso più sostenibile», ha aggiunto l’alto funzionario, che ha parlato al giornale americano a condizione di anonimato. Il cambio di strategia Usa è ritenuto necessario, visti i risultati deludenti della controffensiva dell’anno scorso e la convinzione che uno sforzo simile quest’anno avrebbe probabilmente portato allo stesso risultato, ma anche un segnale di determinazione duratura nei confronti del presidente russo Putin.
COME CAMBIA LA STRATEGIA USA NELLA GUERRA IN UCRAINA
Infatti, gli alleati stanno già mettendo nero su bianco piani e impegni specifici a lungo termine, fino a un decennio di distanza. Lo ha fatto la scorsa settimana il primo ministro britannico Rishi Sunak, poi dovrebbe toccare alla Francia, con una visita del presidente Emmanuel Macron in Ucraina. Ma il successo di questa strategia dipende quasi interamente dagli Stati Uniti, di gran lunga il principale donatore di denaro ed equipaggiamento dell’Ucraina e coordinatore dello sforzo multilaterale. «Sicuramente la leadership e l’impegno degli Stati Uniti nel lungo termine, ma anche in questa fase molto importante, sono fondamentali, anche come dimostrazione della determinazione occidentale… per far capire a [Putin] che non vincerà», ha dichiarato un alto funzionario europeo al Washington Post.
Secondo i funzionari Usa, il nuovo piano prevede il supporto per le operazioni militari a breve termine, oltre a costruire una futura forza militare ucraina in grado di scoraggiare l’aggressione della Russia. Includerà promesse e programmi specifici per aiutare a proteggere, ricostituire ed espandere la base industriale e di esportazione dell’Ucraina e assistere il Paese con le riforme politiche necessarie per la piena integrazione nelle istituzioni occidentali. Un secondo alto funzionario dell’amministrazione Biden ha chiarito che la nuova strategia non porterà gli ucraini a limitarsi a costruire le proprie trincee difensive e a starci dentro per tutto l’anno. «Ci saranno ancora scambi di territorio» in piccole città e villaggi con un valore strategico minimo, «lanci di missili e droni» da entrambe le parti e «attacchi russi alle infrastrutture civili».
IL NUOVO PIANO USA PER L’UCRAINA IN QUATTRO FASI
Comunque, l’auspicio dell’Occidente è che l’Ucraina riesca quest’anno a non perdere altro territorio e che si concentri sulle tattiche che hanno dato maggiori risultati: fuoco a distanza, anche con missili da crociera francesi la cui consegna è stata promessa nei prossimi mesi, trattenere la flotta russa del Mar Nero per proteggere il transito navale dai porti ucraini, bloccare le forze russe in Crimea con attacchi missilistici e operazioni speciali di sabotaggio. Invece, il presidente ucraino Zelensky preferirebbe restare sull’offensiva e avere l’iniziativa. Il documento americano, stando alle indiscrezioni trapelate dai funzionari Usa strettamente coinvolti nella pianificazione, è stato scritto con quattro fasi in mente: combattere, costruire, recuperare e riformare.
Per la prima servono munizioni per l’artiglieria e nuovi mezzi, oltre che più droni. La seconda fase si concentra sugli impegni per la futura forza di sicurezza dell’Ucraina, in modo tale che possano tenere il passo della produzione di armi della Russia. Il piano prevede anche la creazione di “bolle” protettive intorno alle città ucraine, oltre a Kiev e Odessa, per consentire la ripresa di settori chiave dell’economia e delle esportazioni ucraine, tra cui l’acciaio e l’agricoltura. Ma per attirare nuovamente gli investimenti stranieri in Ucraina saranno necessari ulteriori sforzi per arginare la corruzione, concludono i funzionari Usa al WP.